Empire intervista Peter Jackson

Empire pubblica in esclusiva un'intervista a Peter Jackson, che non manca di svelare le ultime novità riguardo a King Kong. Ancora impegnato nel montaggio e nel missaggio del film il regista neozelandese ha rivelato che il suo film sarà più lungo dell'originale del 1933 (durerà tre ore a quanto si dice) perchè ha voluto approfondire meglio i vari personaggi e, soprattutto, il rapporto tra Kong e la bionda Ann. Jackson inoltre ha voluto sottolineare che Kong è un animale selvaggio e non un amichevole gorilla. La sua paura era di finire più dalle parti di Mighty Joe Young che non da quelle di Kong.
Jackson inoltre conferma quanto molti attenti osservatori avevano già notato. Il Kong del teaser poster è leggermente diverso da quello del primo trailer. E' stato infatti deciso di invecchiarlo, rendendo il suo muso "più vissuto" aggiungendo vecchie ferite e cicatrici.
Una delle sequenze più difficili da girare è stata lo scontro tra Kong e tre T-Rex: il lavoro su quella scena è continuato, in parallelo, durante tutta la lavorazione del film. Alla fine la lotta dura nove minuti e trecento inquadrature.
Un altra scena di particolare difficoltà è stata l'arrampicata sull'Empire State Building. I problemi sono stati però tutti di natura psicologica e storica. Quelle immagini, infatti, sono diventate una vera icona dell'immaginario popolare e bisognava essere molto cauti nel ricrearle. Lo storyboard di quella scena è stato realizzato prima ancora che fosse ultimata la sceneggiatura.
La New York degli anni trenta è stata inoltre ricostruita totalmente usando vecchie fotografie aeree e materiali d'archivio.
La separazione, consensuale, con Howard Shore è stata dolorosa, ma andava fatta.
E per concludere, la cultura degli indigeni di Skull Island è un misto di elementi Maya, Aztechi, Malesiani e Micronesiani, ma soprattutto, secondo Jackson, gli abitanti dell'Isola usciti completamente di testa a forza di vivere lì.


Urlo lanciato da fanaticaboutkong alle 02.11.05 11:04 | Permalink