Come accade che una splendida modella di successo si ritrovi a vivere nella casa di un modesto parcheggiatore? Che cosa si nasconde dietro questa improbabile convivenza, capace di produrre un’incontenibile serie di gag esilaranti? Per scoprirlo, e per scoprire come andrà a finire la bizzarra e forzata convivenza della bella Eléna e del parcheggiatore Pignon, non perdete la prossima anteprima di Una top model mio letto.
Il film, una coproduzione Italia-Francia, rappresenta uno degli esiti più brillanti della commedia francese, da anni interpretata con talento dal regista Francis Veber, già noto al pubblico italiano per La cena dei cretini e L’apparenza inganna.
Aprile 2006 Archives
Dopo il prequel di L'esorcista, Renny Harlin (Cliffhanger, Driven, Die Hard 2...) resta sui territori dell'horror. Ha finito da poco di dirigere The Covenant, che racconta di quattro giovani dotati di poteri soprannaturali ereditati dai propri padri, di generazione in generazione, e dei tentativi di rimediare alla forza malvagia da loro stessi scatenata accidentalmente quattro anni prima.
La pellicola, su cui al momento c'è ancora il massimo riserbo, si lega a un fumetto (di Aaron Coleite e Tone Rodriguez), omonimo e pressoché contemporaneo alla sceneggiatura (di J. S. Cardone, anche tra i produttori), e che però si riferisce all'antefatto del film.
La Sony lo farà uscire all'inizio dell’autunno negli States.
M.G.
M.B.
Continuano le trasposizioni cinematografiche tratte da celebri bestseller, questa volta con il caso letterario della metà degli anni ’80, quel Profumo di Patrick Süskind che ha da sempre affascinato migliaia di lettori, e che finalmente vedremo sul grande schermo. Süskind infatti ha ceduto i diritti del suo romanzo solo nel 2001 e, dopo l’interessamento da parte di numerosi registi, tra cui Scorsese e Kubrick, il film è stato affidato alla regia di Tom Tykwer (Lola Corre, La Principessa e Il Guerriero). La storia, ben nota, è quella di Jean-Baptiste Grenouille, interpretato da Ben Whishaw (L’Amore Fatale, Il Mercante di Venezia), che, dopo essere diventato profumiere, usa il proprio incredibile olfatto per realizzare il suo sogno, ovvero creare la fragranza perfetta. Ma, per ottenere ciò, Grenouille si ritroverà a commettere diversi omicidi.
Presto in anteprima per la community dei Fanatic il nuovo film del premio Oscar Robert Towne (Chinatown, Tequila Connection), Chiedi alla polvere, tratto dall’ominimo romanzo dello scrittore di culto John Fante.
Ad interpretare Arturo Bandini, alter ego di Fante e protagonista dei suoi romanzi, è Colin Farrell (The New World, Alexander, Daredevil): Bandini, come Fante, è uno scrittore di origini italiane che insegue disperatamente il sogno americano in una Los Angeles prostrata dalla Grande Depressione, al contempo seducente e volgare, eletta a protagonista assoluta e costantemente filtrata dallo sguardo di Bandini. “Se esiste un pezzo di narrativa migliore su Los Angeles, allora non lo conosco”, dice Towne del romanzo di John Fante Chiedi alla polvere.
Avrebbe quasi ottant’anni, oggi, uno dei più illustri geni che la storia del cinema abbia mai conosciuto. Parliamo di Stanley Kubrick, protagonista “involontario” di Colour Me Kubrick. Perché “involontario”? Perché la storia narrata è in realtà quella di Alan Conway, bizzarro personaggio che per tutti gli anni Novanta è riuscito ad intrufolarsi all’interno dell’alta società inglese spacciandosi per Kubrick. Il particolare più stravagante dell’intera faccenda è che Conway non soltanto non assomigliava per niente al celebre cineasta, ma soprattutto era totalmente all’oscuro di qualsivoglia rudimento cinematografico.
Cinque anni dopo il successo di Donnie Darko, il giovane Richard Kelly torna alla regia, per quello che sulla carta si preannuncia un nuovo cult. Attenzione: state entrando nel regno del caos, recita lo slogan americano del film, e l’impressione, su Southland Tales, è proprio questa: un progetto bizzarro, inclassificabile, un oggetto misterioso. Fra commedia, musical e science fiction, il film è ambientato in un vicino ma inquietante futuro (2008) a Los Angeles. Boxer Santaros (alias The Rock) è una star di film d’azione colpita da amnesia. Krysta Now è un’attrice porno che lavora al proprio progetto di reality tv, e David Clark è un poliziotto ha in mano i segreti di una vasta cospirazione.Le tre vite dei protagonisti, in qualche modo, sembrano avere un legame...
M.B.
E’ on-line il primo teaser di Monster House, film prodotto dalla coppia Zemeckis-Spielberg, in uscita nelle sale americane il prossimo luglio. Da queste prime immagini, balza subito all’occhio l’analogia visiva con un altro recente film di animazione, Polar Express. La tecnica utilizzata per entrambi i film, il motion capture sviluppato dalla Sony Picture Imageworks, risulta essere inconfondibile, differenziandosi da gran parte dei film di animazione principalmente per la meticolosità con cui sono rappresentati i tratti somatici dei personaggi. Attraverso il teaser è possibile affacciarsi sull’avventura di tre ragazzi (Mitchel Musso, Sam Lerner e Spencer Locke) la notte di Halloween. I tre scoprono, infatti, che una vecchia casa abbandonata del loro quartiere nasconde qualcosa di strano, a partire dalla forma antropomorfa, fino ad arrivare ad insoliti fenomeni che daranno il via all’avventura.

Il divorzio tra Disney e Pixar era previsto da tempo. Dopo l’uscita di Cars ognuna delle due compagnie avrebbe seguito la proprio strada. Tuttavia, confermando le previsioni dei molti che non credevano che le strade si sarebbero davvero separate, è giunta la notizia di un nuovo accordo tra la Disney e Steve Jobs che, cedendo la Pixar per 7,4 miliardi di dollari, diventa il maggior azionista privato della Disney nonché membro del consiglio di amministrazione.
La Disney, se non avesse siglato un accordo, avrebbe perso la divisione più innovativa e celebrata nel campo dell’animazione digitale. I prodotti targati Pixar sono ormai un appuntamento imperdibile non solo per gli appassionati di animazione: ogni film della factory si conferma sempre come una perfetta integrazione tra spettacolarità del digitale e sapienti strutture narrative.
Con l’arrivo di Jobs e del team di John Lasseter, si auspica un profondo ripensamento dell’intera Corporation del Topo, un ripensamento che riesca a dare nuova linfa ad un immaginario disneyano ormai sclerotizzato.
Non sono pochi, in Rent, gli echi da “La Bohème” di Puccini, peraltro esplicitamente citata qua e là. Un anno (il 1990) nelle instabili vite di alcuni ragazzi dell'East Village (la zona notoriamente “off” di New York), tra amori e aspirazioni artistiche, segnate in molti casi (direttamente o meno) dalla piaga della sieropositività. Un anno suddiviso “in 525,600 minuti”, come recita “Seasons of Love”, il pezzo trainante della colonna sonora.
United 93, cronaca delle ultime ore dell'aereo dirottato l'11 settembre 2001 e schiantatosi in Pennsylvania invece di colpire il Pentagono, era già nelle intenzioni un tentativo forte di scuotere le coscienze. Non ci si aspettava, però, che perfino il trailer fosse recepito come uno shock insostenibile.
Pochi giorni fa, in un multisala di New York, alle prime immagini di anticipazione di United 93 una signora è scoppiata in lacrime. Altri (a quanto si dice), in un'altra sala, a gridare “E' troppo presto”. Da qui la decisione di Universal di ritirarlo dalle sale, ferma restando l'anteprima al Tribeca (il Festival newyorkese diretto e voluto da De Niro come simbolica reazione all'attacco del 2001) il 25 aprile e l'uscita in sala tre giorni dopo.
Inizialmente previsto per il novembre di quest'anno, Dallas, trasposizione cinematografica del serial TV che ha “straripato” (in tutti i sensi) negli anni '80, si prepara ad un nuovo rinvio. Il regista Robert Luketic (La rivincita delle bionde, Un mostro di suocera) ha infatti abbandonato il progetto, pare per dissidi riguardo al cast. Il quale, peraltro, non è ancora fissato con stabilità; sembra però che nei panni di J.R. vedremo John Travolta, Jennifer Lopez in quelli di Sue Ellen, oltre a Shirley MacLaine e Luke Wilson. Priscilla Presley invece (che interpretava Jenna Wade nel serial) al momento ha rifiutato l'invito.
Luketic si è subito dedicato a un altro lungometraggio (21); per il posto da lui lasciato vacante sono in trattativa tra gli altri Gurinder Chadha (Sognando Beckham, Orgoglio e pregiudizio) e Betty Thomas (Il dottor Dolittle).
M.G.
Il 19 maggio sarà il grande giorno dell’uscita del Il Codice Da Vinci, ma è già possibile ingannare l’attesa gustando il trailer presente in rete.
La curiosità è di certo incalzante, grazie soprattutto al successo del bestseller di Dan Brown che ha dato origine al film decisamente più chiacchierato dell’anno, e che avrà il compito di aprire la cinquantanovesima edizione del Festival di Cannes. Si è detto molto circa i protagonisti: Tom Hanks nei panni del professor Langdon, affiancato da Audrey Tautou che torna sul grande schermo nelle vesti della criptologa francese Sophie Neveu, e inoltre Ian McKellen, Alfred Molina, Jean Reno e Paul Bettany; ma, oltre al cast stellare, sorretto dalla regia di Ron Howard, è interessante notare come le prime immagini rivelino una particolare tensione noir.
Era davvero da tanto tempo che si parlava di un possibile approdo sul grande schermo della famiglia più cinica d’America. Adesso però è ufficiale, il lungometraggio dei Simpson uscirà nelle sale il 27 luglio del 2007, a 17 anni dalla nascita del cartoon di Matt Groening.
È on-line infatti un primo teaser, che il pubblico americano può anche vedere in sala (a seconda della sorte: il teaser è presente solo in una copia su tre..) insieme ad Ice Age II. Solo ventitre secondi, caratterizzati però dal leitmotiv che segna quasi ogni personaggio di Springfield: l’irriverenza. Nei primi 10 secondi, infatti, appare la grande S del supereroe più famoso d’America, creando negli spettatori l’idea che si tratti dell’ennesimo sequel di Superman, ma quasi per magia ecco apparire Homer Simpson, in mutande, sul divano e con la maglietta del supereroe, che afferma: “Non ricordo cosa devo dire”.
Dopo la consacrazione di Cannes 2002, in cui ricevette il suo primo riconoscimento in un festival maggiore per L'uomo senza passato, Aki Kaurismaki tornerà probabilmente sulla Croisette per il suo nuovo Laitakaupungin valot (“Le luci alla fine della città”, pressappoco). Dalle prime voci che arrivano dalla Finlandia (dove il film è già uscito da un paio di mesi), sembra che Kaurismaki abbia rinnovato la sua notoria passione per gli anni '50 (ampiamente rintracciabile nelle sue scenografie e colonne sonore) mischiandola ad una trama noir. La più classica, anzi, delle trame noir: un uomo umile e solitario (un guardiano notturno) concupito da una femme fatale, che approfitta della sua lealtà e ingenuità. Non troviamo, stranamente, tra i protagonisti l'onnipresente (nei suoi film) attrice Kati Outinen, relegata a un cameo.
Il Festival di Locarno, il prossimo agosto, dedicherà al regista finlandese una retrospettiva completa.
M.G.
Dopo l’incredibile successo de I Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna sembrava inevitabile un sequel, ma è di questi giorni la notizia secondo cui Jerry Bruckheimer avrebbe già già avviato la produzione di un terzo episodio. Parallelamente alla post-produzione di Dead Man's Chest (La maledizione del forziere fantasma), secondo episodio in uscita, sarebbero dunque già in corso le riprese di Pirates of the Caribbean 3. Ancora una volta la squadra vincente di partenza: Gore Verbinski alla regia, i blindati protagonisti Johnny Depp, Orlando Bloom e Keira Knightley, e per finire, non meno essenziali, i quotatissimi sceneggiatori Ted Elliot e Terry Rossio. Della trama ancora non si conosce molto: l’eroina, Elizabeth Swann, viene catturata dal pirata orientale Sao-Feng; facile immaginare una sarabanda di rocamboleschi salvataggi e di pirotecnici effetti speciali.
M.B.