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Quando i rumors si fanno insistenti, prima o poi qualcuno deve scoprire le carte: lo fa Ridley Scott annunciando che sarà alla regia di Brave New World. Ruolo del protagonista per Leonardo DiCaprio e una quota nella produzione del film con la sua mini major Appian Way. Brave New World di Aldous Huxley, conosciuto in Italia come Il Mondo Nuovo, racconta la storia di Bernard Marx – DiCaprio – un individuo Alfa rifiutato dalla classe sociale superiore perché non prende droghe e per essere più basso degli altri.

VENEZIA 66: film in concorso e giuria

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Dal 2 al 12 settembre il Lido riapre e la corsa per trovare il successore del Wrestler di Aronofsky è aperta. Inutile cercare i favoriti, i vari Tarantino, Loach, Almodòvar e von Trier hanno appena sfilato sulla costa francese e al Lido, come da un po’ di tempo ci sta abituando Marco Müller, saranno presenti nomi meno “copertina”. Saltano agli occhi Baarìa di Tornatore che aprirà il festival, poi Michael Moore con Capitalism: A Love Story, Werner Herzog con il rifacimento del film di Abel Ferrara Bad Lieutenant: Port of Call New Orleans con Nicolas Cage al posto di Harvey Keitel e l’altro big italiano in corsa Michele Placido con Il Grande Sogno starring Riccardo Scamarcio.

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Una serata eccezionale ed emozionante per l'evento di chiusura della stagione cinematografica dello Stensen - direttamente dall'anteprima europea di Bologna di Biografilm Festival - arriva anche a Firenze “The Brothers Warner”, il film che Cass Warner, la nipote di Harry, uno dei fondatori della major hollywoodiana, ha girato per raccontarne la storia dai tempi della fondazione fino alla vendita. La regista Cass Warner, che sarà presente alla proiezione, dipinge tra ricordi familiari e interviste con i grandi protagonisti di una stagione d'oro, un affresco storico e sociale dell'America con i simboli della storia del cinema: “Il cantante di Jazz”, “Bugs Bunny”, “Casablanca”, “Gioventù bruciata” e molti altri.

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Con il contributo e il supporto dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, la quinta edizione di Biografilm Festival festeggia i 40 anni dello storico festival rock americano. Le sei giornate del festival dal 10 al 15 giugno proporranno un ampio programma di eventi, per ripercorrere quell’indimenticabile momento sotto l’esperta ed appassionata guida dei giornalisti e critici musicali Ezio Guaitamacchi ed Enzo Gentile che coordineranno gli incontri e gli spettacoli, accompagnando il pubblico di Biografilm dietro le quinte di Woodstock. L’omaggio Back to Woodstock – 40 anni di Pace, Amore e Musica farà rivivere durante il Biografilm Festival quei tre giorni e tre notti in cui nell’agosto del 1969 (nella città americana di Bethel) più di 500 mila giovani s’incontrarono per festeggiare il sogno comune di cambiare il mondo attraverso la musica e la pace. La quinta edizione di Biografilm ospiterà le celebrazioni di Woodstock raccontando i grandi momenti, i protagonisti, il dietro le quinte attraverso molteplici punti di vista di alcuni tra i principali artefici di uno dei più grandi eventi della storia del rock.

STATE OF PLAY: lo stato americano traballa

Dall’omonima miniserie trasmessa nel 2003 dalla britannica BBC, State of Play ha ripreso la storia di una squadra di reporter che indaga per risolvere l’assassinio dell’amante di un deputato del congresso. Vicenda intricata da risolvere in appena due ore, però Kevin Macdonald, regista di L’ultimo re di Scozia, può far affidamento su due sceneggiatori molto in gamba. Il primo è Tony Gilroy che in quanto scrittura “dinamica” ha dato prova della sua abilità nella trilogia di Bourne, con Matt Damon. Dall’altra parte c’è Matthew Michael Carnhan, autore di Leoni per agnelli di Robert Redford, un film dove le azioni principali sono tre e occupano per tutto il tempo l’ora e mezza di film. Quindi uno scrittore scoppiettante da un lato e uno molto riflessivo dall’altro.

WATCHMEN: via al concorso

Il 6 marzo sarà il giorno in cui gli Watchmen arriveranno sui nostri grandi schermi grazie alla trasposizione della famosa graphic novel ad opera di Zack Snyder, autore di 300. E’ già partito invece il concorso tra Watchmen e Honda! Per partecipare basta andare su metronews.it e cliccare sul banner con la locandina di Watchmen nella colonna di destra: dal 16 febbraio al 31 marzo 2009 potrai partecipare al concorso “Vinci il nuovo simbolo della strada”. Ti basterà stampare il modulo di registrazione e completarlo con i tuoi dati. Con il modulo compilato poi potrai andare alla concessionaria Honda più vicina a casa tua, farti apporre il timbro e spedire il tutto in busta chiusa entro il 31 marzo. Se non sai dove si trova il punto vendita più vicino, guarda la lista delle concessionarie che aderiscono all'iniziativa sul sito www.hondaitalia.com. Il premio in palio per te è il nuovo scooter SH 125i! Tutti i dettagli e il regolamento del concorso li trovi su fanaticaboutfilms.it.

TRANSFORMERS 2: la vendetta del caduto

Dopo mesi di oscurantismo da parte del regista Michael Bay con la diffusione di materiali dissuasori, si vede con più chiarezza il destino di Transformers 2: la vendetta del caduto. Ma chi è questo caduto che vuole vendicarsi? Il trailer si chiude su una maschera Transformers dai tratti vagamente egiziani, si vedono le piramidi e un felino robot che corre sulla sabbia. I corpi che colpiscono le città, dapprima Parigi e poi le piramidi, sembrano proprio degli asteroidi oppure uno dei tanti modi che un Transformers usa per arrivare sulla terra. Forse sull’onda del successo di The Dark Knight, Michael Bay ha scelto di dare al film un tono più cupo e più dark. In più, altra eredità dal film di Nolan, alcune scene sono state girate usando le camere IMAX, sistema che rende le scene d’azione ancora più realistiche.

STREET FIGHTER: the legend of Chun-Li

La prima scelta nei videogiochi di un quattordicenne negli anni '90 era duplice: calcio o Street Fighter? Il dubbio era risolto con la salomonica decisione di dividere più o meno equamente la paghetta su entrambi i fronti, quello sportivo e quello che i meno engagé chiamano “picchiaduro”. I personaggi principali nel videogame erano Ken e Ryu, due bei ragazzi, kimono rosso Ken e kimono bianco Ryu. Questi erano, nelle mani dei più scaltri, le star indiscusse dello Street Fighter. Personaggi marginali ma molto affascinanti erano Blanka, un essere verde “elettrificante”, Honda, lottatore di sumo, Zangief, il più forte lottatore sovietico di ogni tempo. Ma tra le più desiderate tra i bicipiti e toraci scolpiti, c’è Chun-Li. Inutile negare l’attrazione naturale che esercita la lottatrice sugli occhi di un adolescente e forse ecco spiegato uno dei motivi della scelta dei produttori.

Academy Awards: vincono i COEN

L’edizione 2008 della cerimonia degli Oscar segna una netta svolta del mondo hollywoodiano, proponendo un evento sobrio, dai tempi calcolati al secondo, dove tutto era perfettamente al suo posto. Cambiano anche gli standard dei film premiati, non sono più i grandi blockbuster dai budget stratosferici a conquistare le ambite statuette, ma produzioni più piccole, indipendenti, magari politicamente scorrette ad attirare l’attenzione dei giurati dell’Academy. A trionfare è il cinema fuori dagli schemi dei fratelli Coen che vincono per Non è un paese per vecchi il premio come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior attore non protagonista, Javier Bardem che durante la cerimonia ha ringraziato i fratelli Coen per avergli regalato la più brutta pettinatura mai vista in un film e ha dedicato il premio alla Spagna. Due premi che pesano anche per Il petroliere di P.T. Anderson, vincitore per la migliore fotografia e miglior attore a Daniel Day-Lewis che bissa il successo dei Golden Globe. Successo inaspettato per La Vie en Rose di Olivier Dahan, premiato per l’interpretazione di Marion Cotillard, ma anche con la statuetta per il miglior trucco. Tre premi tecnici all’ultimo episodio della saga dall’agente Matt Damon di The Bourne Ultimatum, di Paul Greengrass.

Cinquanta milioni di dollari raccolti al box office in quattro giorni non sono un risultato da poco, anzi è un record assoluto. Ci sarebbe da stupirsi, considerato che stiamo parlando di un film di genere e senza grandi star. Fautore del successo di Cloverfield è sicuramente la vulcanica mente di J.J. Abrams che, nelle vesti di produttore, ha progettato un congegno ad orologeria capace di proseguire dove si era fermato The Blair Witch Project, fondendolo gli effetti speciali dei più grandi monster movie, Godzilla e il coreano The Host su tutti. La trama è top secret fino al momento dell’uscita, nel tentativo di andare contro all’abitudine che lo spettatore ha di conoscere troppo di un film, prima di vederlo. Il successo di Cloverfield però nasce da una sapiente campagna promozionale fatta di piccoli indizi abilmente diffusi in rete, alcuni dei quali assolutamente fuorvianti che ha contribuito a scatenare una vera e propria Cloverfield-mania in rete, stimolando un immenso tam tam multimediale.

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