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    19.08.08
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    L’ego di Tom Cruise potrebbe trovare una parte ideale impersonando il ruolo di un super eroe. Qual è il suo super potere? Grazie a un contatto con un’entità aliena, diventa impermeabile al dolore e riesce a trasmettere questa virtù agli altri con il semplice contatto fisico. Ma anche Tom Cruise ha un cuore, quindi finirà per innamorarsi di Miss Misery, componente di un’organizzazione criminale.

    Sleeper è una graphic novel scritta da Ed Brubaker e disegnata da Sean Phillips che raccoglie personaggi da diverse serie come WildC.A.T.S. e Gen 13. Da questo materiale di partenza Sam Raimi e Tom Cruise si sono messi a lavorare sulla realizzazione. Il regista del Sesto senso porta in dote il produttore Josh Donen con la sua Star Road Entertainment, mentre Tom Cruise, titolare di una parte della United Artists, non è vincolato a questa compagnia e può quindi portare avanti questo progetto. In più il desiderio di produrre un film con Raimi aumenta visto che la sua storica partner di produzione, Paula Wagner, ha rassegnato le dimissioni come amministratore delegato della UA.
    A.B.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 15:26
    14.08.08

    Hollywood non si lascia scappare l’occasione di portare sullo schermo il best seller firmato da Liz Tuccillo e Greg Behrendt dal chiaro titolo La verità è che non gli piaci abbastanza e dall’ancora più illuminante sottotitolo Il manuale per smascherare le scuse che gli uomini raccontano e le donne si bevono. Entrambi hanno collaborato con la serie Sex and the city, infatti Behrendt, autore di spettacoli comici, è stato consulente di Sex and the City per le prime tre serie, mentre Liz Tuccillo, autrice di testi per il teatro Off Broadway, è stata una delle sceneggiatrici della serie.

    La New Line Cinema ha messo a disposizione del regista Ken Kwapis una bella truppa di star femminili per quest’occasione: la “scaricata” più famosa del mondo, Jennifer Aniston, la sempre-sulla-cresta-dell’-onda Scarlett Johansson e Jennifer Connelly, volto che sta maturando in grande stile. Solo di sfuggita citiamo un esponente del cast maschile, Ben Affleck, perché il film ha tutte le caratteristiche per diventare una bibbia per le donne durante i primi incontri. Una serie di scuse e motivi che gli uomini lanciano come delle stampelle oltre le trincee dei primi appuntamenti e che immancabilmente le donne le ritrasformano in codici leggibili solo a se stesse. La famosa questione della lente deformante davanti agli occhi che distorce la realtà dell’osservatrice; ecco, a rompere questa lente potrebbe servire La verità è che non gli piaci abbastanza. Quindi da novembre 2009, data prevista di uscita nelle sale italiane, le donne saranno un po’ più scafate mentre gli uomini si troveranno a inventare altre scuse per declinare inviti.
    A.B.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 14:39
    11.08.08
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    Dopo WALL-E, la Disney ci prova ancora con l’animazione e ha messo sotto contratto Tim Burton. Il pacchetto Disney prevede la realizzazione di due film: Alice in Wonderland e la maggiorazione di Frankenweenie. Ma andiamo con ordine. Dopo numerose versioni del must di Lewis Carroll, dal primo nel 1903 a quello trent’anni dopo di Norman Z. Mc Leod passando dalla versione in animazione più famosa della Disney del 1951, una Alice russa e una manga soft erotica, ecco che finalmente dopo anni di rumors Tim Burton prende in consegna la storia della piccola Alice Liddell.

    Da molte parti il regista di Big Fish era additato come l’uomo perfetto per una storia del genere, anche se altri parteggiavano per Terry Gilliam. Invece Alice in Wonderland sarà sul grande schermo nel 2010, per adesso siamo ancora in fase di produzione e qualche notizia già trapela. La protagonista sarà la diciottenne australiana Mia Wasikowska, attualmente impegnata nelle riprese di Amelia di Mira Nair e reduce da Defiance di Edward Zwick. E se abbiamo una semi sconosciuta nel ruolo principale, cosa spingerà Disney a produrlo? Forse la chiave magica è il ruolo affidato a Johnny Depp del cappellaio matto, altro potenziale personaggio da cui il bel Johnny potrà estrapolare pazzia, stravaganze e tanto altro. In cabina di scrittura ci sarà Linda Woolverton, già firma Disney nel Re Leone e in La Bella e la Bestia, mentre alla produzione oltre alla sceneggiatrice ci saranno Burton e il fido Richard D. Zanuck, figlio del glorioso Darryl. Il famoso pacchetto Disney prevedi quindi la realizzazione di Alice in Wonderland che unirà la tecnologia performance capture, recentemente vista con Beowulf, a immagini girate dal vivo.Mentre un ritorno a una tecnica nostalgica come l’animazione stop-motion sarà riservato per lo sviluppo di Frankenweenie, corto di Burton del 1984 dove un cagnolino viene riportato alla vita dal suo padrone. Operazione nostalgia fino a un certo punto, però; il film sarà proiettato in digitale 3-D e Disney sta lavorando proprio in questa direzione.
    A.B.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 13:33
    06.08.08
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    Tra i film in concorso al Festival di Venezia, uno dei cinque portabandiera degli Stati Uniti sarà il messicano Guillermo Arriaga. Gli altri tre statunitensi doc sono Demme, Bigelow e Aronofsky mentre l’iraniano Naderi completa la cinquina.

    Arriaga presenterà The Burning Plain, il suo terzo film da regista e primo a fregiarsi della paternità americana della produzione. D’altra parte il messicano aveva già avuto la possibilità di lavorare con capitali yankee nel trittico di Iñarritu terminato con Babel. Di questi tre film ha scritto la sceneggiatura ed è sempre lui a firmare lo script di The Burning Plain, una storia che intreccia più personaggi e vicende. Supportato dai due premi Oscar per la fotografia Robert Elswit (Il petroliere) e John Toll (Braveheart), Arriaga mescola quattro storie unite da un punto in comune, cioè l’inquadratura iniziale nel deserto con una roulotte in fiamme. La sedicenne Marianna (Jennifer Lawrence) cerca di risolvere la complicata situazione familiare; Silvia (Charlize Theron), tormentata dal passato vuole recuperare il rapporto con la madre (Kim Basinger) che nel frattempo ha una relazione con un uomo sposato. Infine Maria (Teresa Ia) aiuta i suoi genitori a trovare la pace con loro stessi. Molta famiglia in questo Arriaga, che garantisce la solita freschezza di racconto attraverso flashback e soluzioni narrative molto dinamiche.
    A.B.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 11:16
    04.08.08
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    Le riprese dell’ultimo Almodóvar hanno toccato l’isola di Lanzarote per poi spostarsi a Parla, vicino a Madrid. “Mi sarebbe piaciuto che César Manrique, l’uomo che lottò e riuscì a preservare Lanzarote dal turismo devastatore – ha dichiarato il regista – sapesse che la sua isola già è immortalata nel negativo del mio film. E che i negativi, con poca manutenzione, sono eterni”. Los abrazos rotos, un dramma con tinte nere da thriller, si veste di un valore quasi di memoria storica sia per la testimonianza dell’isola sia per il valore vagamente autobiografico.

    Il protagonista, Lluís Homar ex prete pedofilo in La mala educación, è uno scrittore che perde la vista e si innamora di Penélope Cruz. Il regista manchego ha dovuto trascorrere un lungo periodo in una camera al riparo dalla luce a causa di un peggioramento della sua fotofobia. Da qui lo spunto per tratteggiare il ruolo di Homar. Dei sei attori protagonisti, ben quattro sono uomini. Finalmente si inizierà a parlare anche dei “ragazzi di Almodóvar”, dopo una produzione che a partire da espliciti titoli come Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio, ha spesso dato gran risalto ai ruoli femminili. “Non volevo personaggi maschili così stupidi come quelli di Volver – spiega Almodóvar – sono più complessi e hanno zone scure e luminose”. Una novità produttiva; per la prima volta Universal coprodurrà il film. Sarà poi Focus Intl., una sezione di Focus Features, a prendersi carico della distribuzione internazionale proseguendo così la relazione lavorativa nata nel 1991. Agustín Almodóvar, fratello di Pedro e direttore della produttrice Deseo, assicura che “grazie al buon rapporto con Focus, abbiamo deciso di approfondire le collaborazioni in modo che Focus mantenga le vendite internazionali e Universal diventi un socio produttore”.
    A.B.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 13:06