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    29.02.08

    Esistono tre categorie di persone che sfuggono ai canoni dei comuni mortali: gli eroi, i supereroi e Hancock. Chi è Hancock? Hancock vive su una panchina vicino al parco, non si cura del suo aspetto, mangia quando può e certamente non profuma di fresco. Possiede però dei doni decisamente superiori alla norma che tuttavia, a causa della sua depressione, sono completamente fuori controllo. E’ capace di volare, è forte come cento uomini, è resistente all’urto di un treno in corsa ma come un bambino scoordinato non è più in grado di utilizzare i suoi poteri senza creare ondate di guai.

    Il premio Oscar Will Smith (Alì, La ricerca della felicità) torna al cinema nei panni di un antieroe tutto da ridere, in un’esilarante parodia dei tanti film ispirati agli eroi dei fumetti che negli ultimi anni hanno invaso i cinema di tutto il mondo. Hancock, depresso per la sua incapacità, dovrà richiedere l’aiuto di un esperto di comunicazione, Jason Bateman, in grado di rinnovare la sua immagine e tirarlo fuori dal baratro in cui sta precipitando. Quello che riuscirà ad ottenere è una terribile cotta per la splendida moglie del suo consulente, interpretata da Charlize Theron. Grandi effetti speciali, una storia capace di non prendersi sul serio e una ritrovata verve comica di Will Smith promettono grandi risultati al botteghino. Il film uscirà nelle sale americane il 2 luglio 2008.
    C.P.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 11:34
    25.02.08

    L’edizione 2008 della cerimonia degli Oscar segna una netta svolta del mondo hollywoodiano, proponendo un evento sobrio, dai tempi calcolati al secondo, dove tutto era perfettamente al suo posto. Cambiano anche gli standard dei film premiati, non sono più i grandi blockbuster dai budget stratosferici a conquistare le ambite statuette, ma produzioni più piccole, indipendenti, magari politicamente scorrette ad attirare l’attenzione dei giurati dell’Academy. A trionfare è il cinema fuori dagli schemi dei fratelli Coen che vincono per Non è un paese per vecchi il premio come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior attore non protagonista, Javier Bardem che durante la cerimonia ha ringraziato i fratelli Coen per avergli regalato la più brutta pettinatura mai vista in un film e ha dedicato il premio alla Spagna. Due premi che pesano anche per Il petroliere di P.T. Anderson, vincitore per la migliore fotografia e miglior attore a Daniel Day-Lewis che bissa il successo dei Golden Globe. Successo inaspettato per La Vie en Rose di Olivier Dahan, premiato per l’interpretazione di Marion Cotillard, ma anche con la statuetta per il miglior trucco. Tre premi tecnici all’ultimo episodio della saga dall’agente Matt Damon di The Bourne Ultimatum, di Paul Greengrass.

    La rappresentativa Italiana al Kodak Teather di Hollywood torna con un discreto bottino. La collaudata coppia Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo è stata premiata per la Londra dark e oscura che ospita le vicende del demoniaco barbiere Sweeeny Todd nell’ultimo lavoro di Tim Burton, mentre Dario Marianelli, unico premio per il plurinominato Espiazione, conferma il golden globe per la migliore colonna sonora. Torna invece a mani vuote Andrea Jubin, regista del cortometraggio Il Supplente.

    Il film rivelazione della scorsa Festa del Cinema di Roma, Juno ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura originale scritta da Diablo Cody. Infine la statuetta per il miglior film straniero è volata in Austria, per il film Il falsario di Stefan Ruzowitzky, in concorso al recente festival di Berlino.
    Miglior film d'animazione lo splendido Ratatouille, a cui i giurati hanno preferito al commovente ed ispirato Persepolis di Marjane Satrapi (oltre che al discutibile Surf's Up).

    Tutti i premi:
    Miglior film: Non è un paese per vecchi
    Miglior regia: Ethan Coen, Joel Coen - Non è un paese per vecchi
    Miglior attore protagonista: Daniel Day-Lewis - Il petroliere
    Miglior attrice protagonista: Marion Cotillard - La vie en rose
    Miglior attore non protagonista: Javier Bardem - Non è un paese per vecchi
    Miglior attrice non protagonista: Tilda Swinton - Michael Clayton
    Miglior sceneggiatura originale: Juno - Diablo Cody
    Miglior documentario: Taxi to the Dark Side - Alex Gibney, Eva Orner
    Miglior corto documentario: Freeheld - Cynthia Wade, Vanessa Roth
    Miglior colonna sonora: Espiazione - Dario Marianelli
    Miglior fotografia: Il petroliere - Robert Elswit
    Miglior canzone: Once - Glen Hansard, Markéta Irglová “Falling Slowly”
    Miglior film straniero: Il falsario (Austria)
    Miglior montaggio: The Bourne Ultimatum - Christopher Rouse
    Miglior sonoro: The Bourne Ultimatum - Scott Millan, David Parker, Kirk Francis
    Miglior montaggio sonoro: The Bourne Ultimatum - Karen M. Baker, Per Hallberg
    Miglior sceneggiatura non originale: Non è un paese per vecchi - Joel Coen, Ethan Coen
    Miglior corto animato: Peter & the Wolf - Suzie Templeton, Hugh Welchman
    Miglior cortometraggio: Le Mozart des pickpockets - Philippe Pollet-Villard
    Miglior scenografia: Sweeney Todd - Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo
    Miglior effetti speciali: La bussola d’oro - Michael L. Fink, Bill Westenhofer, Ben Morris, Trevor Wood
    Miglior trucco: La vie en rose - Didier Lavergne, Jan Archibald
    Miglior film d’animazione: Ratatouille - Brad Bird
    Miglior costumi: Elizabeth: The Golden Age - Alexandra Byrne

    C.P.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 16:59
    22.02.08

    Temerarie corse in pista, auto sfreccianti e futuristiche, piloti spavaldi e gare truccate: coloratissima trasposizione cinematografica della celebre serie animata giapponese Superauto Mach 5, “Speed Racer” narra dell’omonimo campione di guida che sfiderà il sistema corrotto per salvare l’azienda di famiglia. Speed, scelta l’alta velocità in seguito alla morte in gara del fratello Rex, pilota la leggendaria Mach 5, auto avveniristica ideata dal padre, Pops Racer, la cui impresa automobilistica è minacciata da un gruppo di perfidi Finanzieri corruttori. Riuscirà Speed a vincere il confronto con il temibile rivale Racer X, sopravvivere al pericolosissimo rally “Crogiolo” che costò la vita al fratello, e salvaguardare così la sua famiglia?

    Il riadattamento in versione live-action della popolare serie nipponica anni ’60 è frutto dell’azione combinata di Andy e Larry Wachowski, i due ingegnosi fratelli autori della mastodontica trilogia “Matrix”, e del produttore Joel Silver, che ha al suo attivo serie di successo come “Arma Letale” e “Die Hard”. Il film, la cui distribuzione avverrà day&date il 9 maggio 2008, è costellato di attori d’eccezione: Emile Hirsch, recente protagonista dell’acclamato “Into The Wild” di Sean Penn, Christina Ricci, ed infine interpreti straordinari e collaudati quali Susan Sarandon e John Goodman.
    M.C.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 12:29
    21.02.08

    Davey è un adolescente solitario e difficile. Il rapporto con suo padre è insostenibile, così la scelta di andarsene da casa è perentoria e irrevocabile, sebbene non abbia alcuna certezza di ciò che il futuro gli possa riservare. E’ in questo momento difficile che scopre di possedere un dono straordinario, quello di potersi teletrasportare ovunque a suo piacimento. Davey non capisce il motivo di questo sua capacità, ma presto impara a controllarla e a sfruttarla a suo vantaggio. Con un solo salto può spostarsi di centinai di migliaia di chilometri, la sensazione di forza e di libertà è assoluta. Presto però Davey scopre di non essere l’unico uomo con questo tipo di potere e, peggio ancora, che il suo dono non può essere utilizzato senza rischiose conseguenze. Davey viene così proiettato all’interno di una guerra sotterranea combattuta da secoli tra forze inimmaginabili.

    Jumper segna il ritorno alla regia di Doug Liman, autore dell’adrenalinico The Bourne Identity, e promette di essere uno dei film di maggior impatto visivo di questa stagione. Oltre 100 milioni il budget complessivo per un fanta-thriller globale dove la nuova razza di superuomini viaggia alla velocità del pensiero da Roma alle Piramidi d’Egitto, da Tokyo a New York. Protagonista dell’epica guerra dei Jumpers è Hayden Christensen (il giovane Anakin di Star Wars) e al suo fianco, nei panni di uno spietato agente della Cia, Samuel L. Jackson (Pulp Fiction). In patria Jumper è stato un successo anche maggiore delle aspettative, ed ha raccolto oltre 34 milioni di dollari nei primi 4 giorni di programmazione.

    Carlo Prevosti

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 18:47
    15.02.08

    Trepidante attesa per la nuova opera del regista di Indipendence Day e The Day After Tomorrow - L’Alba del Giorno Dopo: due anni e mezzo di lavorazione e oltre dieci di gestazione, un budget stellare, mirabolanti effetti speciali e riprese in ben due continenti. L’ultima creatura di Roland Emmerich si inscrive nella sua collaudata collezione di opere fantasy, ambientandosi stavolta 10.000 anni prima di Cristo. Storia di amore e guerra nell’era preistorica: protagonista è il giovane cacciatore di mammuth D’Leh, che, in cerca dell’amata Evolet rapita da un’orda di temibili guerrieri, attraverserà un deserto infinito, scoprirà nuove civiltà, raccoglierà un grande esercito e con lui combatterà ferocissimi predatori mai visti prima. Ecco l’odissea del primo eroe moderno della storia, in un’era mitica di profezie e divinità, di popoli schiavi e imperi spietati, di amore incondizionato e tigri dai denti a sciabola.

    Un cast giovane e semi sconosciuto, ad eccezione di Omar Sharif, si destreggia fra mandrie digitali di mammuth impeccabilmente credibili: Steven Strait, Camilla Belle e Cliff Curtis ci guidano in paesaggi sconfinati e incontaminati per poi scuoterli con avventure tumultuose e serrate. Il trailer ufficiale è efficace vetrina di questa pellicola: un montaggio rapido e incalzante, accompagnato dall’epica musica realizzata dal compositore e co-autore del film Harald Kloser, anticipa combattimenti di massa, felini sanguinari, natura inesplorata, mastodontiche piramidi e solidarietà umana. Tutto questo approderà nei cinema statunitensi il 7 Marzo 2008 e nelle sale italiane una settimana più tardi.
    M.C.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 10:22
    08.02.08

    Un panda terribilmente pigro alla guida di una crociata di salvezza: l’antica Cina è minacciata da acerrimi nemici e il nostro ingombrante e poltrone eroe, Po, è chiamato in suo soccorso per volere di una secolare profezia. Ad istruire il “prescelto” all’arte del kung fu saranno l’anziano Maestro Shifu e i leggendari combattenti Master Monkey, scimmia abile e burlona, Master Viper, vipera sensuale, Master Tigress, una tigressa cinica e temeraria, Master Crane, sottile pennuto, e infine Master Mantis, piccola ma aggressiva mantide religiosa. Riuscirà Po, umile cameriere di un ristorante cinese, a diventare un temibile combattente di kung fu e salvare la Valle della Pace dal crudele leopardo Tai Lung?

    L’ultimissima creatura Dreamworks, diretta da Mark Osborne e John Stevenson, è costruita con un’animazione appena più classica e tradizionale, e si caratterizza per l’ormai consueta ironia e il brillante umorismo. L’originale versione statunitense si avvale inoltre di un doppiaggio d’eccezione: Jack Black darà voce e carattere al protagonista Po, mentre gli attori Angelina Jolie, Lucy Liu, Jackie Chan e Dustin Hoffman interpreteranno rispettivamente la tigressa, la vipera, la scimmia e il vecchio maestro di arti marziali. La data di uscita negli USA è prevista per il 6 giugno 2008 mentre per lo sbarco del film nelle sale italiane si dovrà attendere la fine di agosto.
    M.C.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 12:59
    05.02.08
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    Teheran 1978: la piccola Marjane vive con i genitori, una coppia benestante dalle prospettive moderne e progressiste. Il suo mondo cambia radicalmente con la caduta dello Scià e la nascita dei movimenti di rivoluzione iraniana. Le promesse di istituire una vera repubblica naufragano con l'instaurazione della Repubblica islamica, dando vita ad un periodo oscuro in cui ogni comportamento ritenuto disdicevole per la religione di Maometto viene stigmatizzato dai commissari della rivoluzione.
    Per far sfuggire Marjane alla rigida repressione interna, i suoi genitori scelgono di mandarla a studiare all’estero, ma la piccola ha solo 14 anni. La sua libertà sarà pagata con l'esilio, la solitudine e la nostalgia di casa.
    Marjane Satrapi firma un’opera autobiografica, a quattro mani con il francese Vincent Paronnaud ricavando la sceneggiatura dallo splendido fumetto omonimo. Il film sceglie di ricalcare fedelmente il tratto incisivo del fumetto.
    Marjane, testimone di una pagina buia della storia iraniana, si trova ad affrontare in prima persona temi gravi quali la persecuzione degli intellettuali, la guerra Iran-Iraq, la propaganda, l’indottrinamento, e soprattutto la sottomissione forzata delle donne. Il tono grave è spesso alleggerito da momenti esilaranti e pennellate poetiche.
    Marjane insiste molto sulla necessità di conservare le proprie radici: “Non voglio che tutti gli iraniani che sono morti per difendere la libertà, che sono caduti nella guerra contro l'Iraq, che hanno sofferto e soffrono sotto i diversi regimi oppressivi, siano dimenticati. Spero che Persepolis aiuti a ricordarli.”
    Premiato dalla giuria di Cannes 2007, Persepolis è nelle sale francesi dal 27 giugno, in Italia sarà distribuito da BIM. Il film di Marjane Satrapi è stato prodotto dalla società francese 247 Films, con un budget di oltre 6 milioni di euro, grazie ad una rete di collaborazioni internazionali e il finanziamento della rete France 3 Cinéma.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 16:42
    04.02.08

    Ventiquattr’ore in una soleggiata isola greca che inneggiano all’amore, all’amicizia, tra madre, figlia e ben tre potenziali padri. La trama ruota attorno alle vicende dell’imminente sposa Sophie e di Donna, sua madre; nella ricerca della reale identità paterna e determinata ad essere accompagnata all’altare, Sophie invita segretamente alle nozze i tre ex della mamma, per rintracciare tra i possibili candidati il vero genitore mai conosciuto. Una commedia romantica, sulle note della sempreverde discografia degli Abba, che celebra antiche amicizie, emozioni dimenticate, progetti musicali inevitabilmente naufragati, madri single ed indipendenti, padri ignari di esserlo.

    Adattamento cinematografico del celebre musical omonimo, rappresentato in 160 città del mondo, tradotto in 8 lingue e visto da oltre 30 milioni di persone, Mamma mia! vanta le firme dello stesso trio femminile che otto anni fa lo rese uno spettacolo universalmente popolare: la produttrice Judy Craymer, la scrittrice Catherine Johnson e la regista Phyllida Lloyd. Protagonista indiscussa è una Maryl Streep divertita e danzante, che si destreggia fra gli amori passati Pierce Brosnan, Colin Firth e Stellan Skarsgard, la sognante figlia Amanda Seyfred e le due sempiterne ma antitetiche amiche Christine Baranski e Julie Walters. Altrettanto prima donna è la musica del gruppo scandinavo Abba, che colonizzò gli anni Settanta con melodie smaccatamente pop ed orecchiabili, e che ora è la principale protagonista del film.
    M.C.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 18:26