20.12.06
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Ha fatto registrare il più grande incasso di sempre per un regista italiano il primo film girato a Hollywood da Gabriele Muccino: oltre 24 milioni di dollari nel week end!
Il regista italiano si è avvalso della collaborazione di Will Smith per realizzare questa favola natalizia che in Italia arriverà a gennaio. Si parla anche di un’ulteriore collaborazione tra i due, in seguito ai buoni rapporti istaurati durante le riprese. La storia è quella di un giovane padre che si ritrova, quasi da un giorno all’altro, in mezzo ad una strada, costretto a dormire per quasi un anno con il figlio nei bagni della stazione.

Quella che è al tempo stesso una critica e un elogio al sogno americano, si trasforma in una lenta, ma ostinata ascesa sociale che porterà il caparbio Smith al raggiungimento della felicità/stabilità.
Il trailer del film mostra l’essenza stessa della storia, la ricerca di una situazione stabile, da parte di un padre che non si rassegna alla sorte avversa. Muccino per questa sua opera prima hollywoodiana ha avuto a disposizione 60 milioni di dollari dalla Columbia, e, dando adito alle indiscrezioni trapelate, sembra aver colpito nel segno, ricevendo adesso diverse offerte per continuare la carriera oltreoceano. Da sottolineare, infine, come stia per concludersi la fase di lavorazione di The Last Kiss, adattamento a stelle e strisce dell’omonima pellicola del regista italiano, diretta da Tony Goldwyn e sceneggiato da Paul Haggis (Premio Oscar per Crash) .
V.B.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 15:59
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E’ atteso per il 22 dicembre nelle sale americane il nuovo film di De Niro, in Italia bisognerà aspettare fino a febbraio. Dopo tredici anni dall’ultima esperienza dietro la macchina da presa, A Bronx Tale, il celebre attore americano è tornato a dirigere un film che fonde al suo interno thriller e dramma familiare. Coadiuvato da un cast d’eccezione, Matt Daemon, Angelina Jolie, Joe Pesci, Alec Baldwin, John Turturro e lo stesso De Niro, e prodotto dalla Universal, dalla Tribeca e dalla Morgan Creek, il film è una delle pellicole più attese della stagione. Il trailer, già on-line, mostra una panoramica sugli eventi che ripercorrono la storia della Cia attraverso gli occhi e gli eventi dell’agente segreto James Wilsoninterpretato da Matt Demon.

Il film, presentato in anteprima alla Festa del cinema di Roma, ha raccolto un ampio consenso nel pubblico, ricevendo inoltre importanti apprezzamenti dalla critica. La storia della Cia dalla sua nascita, 1947, alla guerra fredda, è questo il filo conduttore che attraversa i 40 anni che resero gli Usa superpotenza incontrastata ma che, allo stesso tempo, le fecero perdere l’innocenza. De Niro ha avuto a disposizione un budget da 110 milioni di dollari, a dimostrazione della fiducia riposta in lui da Universal.
V.B.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 15:40
15.12.06
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Giunto ormai al suo sesto film, Ferzan Ozpetek torna nelle sale con Saturno Contro, giratio ed mbientato interamente a Roma in uscita a Marzo 2007 per Medusa. Dopo il successo de La finestra di fronte e Cuore sacro, che hanno ricevuto innumerevoli apprezzamenti dalla critica, il regista italo-turco non rinuncia al melodramma.
Ozpetek, oltre a curare la regia è co-sceneggiatore insieme all’inseparabile Gianni Romoli. Nel cast, torna la coppia Margherita Buy-Stefano Accorsi - già protagonista in Le fate ignoranti. E ancora, Pierfrancesco Favino, Milena Vukotic, Lunetta Savino. E due "novità": Ambra Angiolini, qui al suo debutto sul grande schermo nei panni di Roberta, e Giorgio Faletti.

Saturno contro è un film sull'incontro di due generazioni: i trentenni ed i quarantenni. Due fasce d'età che oggi, rispetto al passato, hanno moltissimo in comune.
In piena crisi delle ideologie ed esaltazione della realizzazione economica del singolo, i protagonisti si trovano a fare i conti, alla soglia della maturità, con la necessità di riscoprire il senso del ‘gruppo’. Non cercano più il bisogno di protezione più soltanto nella realizzazione personale e nella sicurezza economica ma anche nella protezione degli altri, nell’amicizia e nella creazione di famiglie allargate e non istituzionali. Al centro del film il tema della "inseparabilità", con Accorsi e la Buy, coppia sposata ed in crisi da tempo, che non riesce a separarsi.
Il titolo si riferisce a quello che in astrologia è considerato il pianeta della maturità, dell’introspezione e dei cambiamenti.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 11:30
12.12.06
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Il nono capitolo di Halloween uscirà nei cinema USA il 31 agosto 2007 e sarà scritto e diretto da Rob Zombie , il musicista metal e regista di film horror quali House of 1000 Corpses (2003) e The Devil’s Rejects (2005). Le riprese cominceranno a gennaio 2007.
Il film sarà prodotto (oltre che dalla Miramax Films e Dimension Films) anche da Malek Akkad, figlio di quel Moustapha Akkad che con la Trancas International Films aveva prodotto il primo Halloween di John Carpenter nel 1978 e poi tutti i sequel fino al 2002.

L'intento del regista è quello di donare nuova linfa vitale all'immortale figura di Michael Myers, rendendolo nuovamente un personaggio in grado di incutere terrore. Fin dalla prima intervista concessa in relazione al suo coinvolgimento nella regia di Halloween 9, Rob Zombie ha lasciato intendere che avrà in serbo alcune sorprese per tutti gli estimatori del mitico Michael Myers.
"Ho intenzione di ricominciare tutto dall'inizio" dice Zombie "Questo è un nuovo Halloween. Chiamatelo remake, aggiornamento, rivisitazione o come vi pare, ma una cosa sicura è che è un nuovo inizio completamente avulso dalla serie. Questo è quello che mi ha interessato del progetto".
La nuova pellicola inizierà nel 1978, dall’infanzia di Michael, aspetto molto importante per dare nuova vita al personaggio e per mettere a fuoco le sue motivazioni, il suo “movente”, il suo carattere... il terrore. Per quanto riguarda il cast l’unica conferma fino ad ora è per Sheri Moon, la bella signora Zombie già protagonista degli altri film di Rob, che ha detto di non essere la prossima Laurie Strode, ma che avrà un ruolo interessante.
Alla domanda su come ha reagito John Carpenter alla notizia del suo coinvolgimento nella realizzazione del prossimo Halloween, Zombie ha risposto così:"Ho parlato con John Carpenter l'altro giorno è mi ha detto - Vai Rob, fai il tuo film - ed è esattamente quello che ho intenzione di fare".
www.halloweenmovies.com

Scritto da Fanaticaboutfilms il 10:07
07.12.06
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Dal 9 al 19 gennaio 2007 in anteprima europea L’Arte del Sogno, una Mostra di Scultura e Patologici Regalini Raccapriccianti.
In concomitanza con l’uscita in Italia di L'arte del sogno, l’atteso terzo lungometraggio di Michel Gondry, la mostra sarà allestita nello spazio C’N’C Costume National a Milano (Via Fogazzaro 23).
Prodotta in collaborazione con la Galleria Jeffrey Deitch di New York, dove ha esordito con successo lo scorso autunno, questa mostra si prospetta come uno degli eventi artistici più originali dell’anno.

Abituato a sperimentare in diversi ambiti creativi (ha iniziato la sua carriera come batterista del gruppo pop francese Oui Oui), Michel Gondry, regista di lungometraggi e pluripremiati video musicali, ha tradotto le atmosfere immaginarie e poetiche del film nel linguaggio delle arti visive, trasformando i set del film L’Arte del Sogno in installazioni ambientali e sculture.
Tra ambienti tridimensionali immaginari e allo stesso tempo estremamente realistici, esseri ibridi ed eventi ipnotici, Gondry confonde i confini tra sogno e realtà e offre ai visitatori della mostra l’indimenticabile esperienza di muoversi all’interno del lungometraggio. Attraverso un percorso onirico il regista porta lo spettatore all’interno delle sue atmosfere visionarie, permettendogli di sperimentarle in soggettiva.
Il 14 gennaio per l’eccezionale evento sarà presente Michel Gondry insieme a Gael García Bernal e Charlotte Gainsbourg, protagonisti del film, e la mostra sarà teatro di un cocktail party.
www.artedelsogno.it

Scritto da Fanaticaboutfilms il 16:26
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Subito dopo l’ultimo episodio del Signore degli Anelli, la MGM - distributore della fortunata saga fantasy - forte del successo registrato, ha deciso di muoversi per realizzare entro il 2008 o il 2009 un adattamento cinematografico di The Hobbit. L’opera è una sorta di prologo preparatorio alla trilogia, scritto sempre da Tolkein, ancor più ricco di particolari e personaggi.
A dirigere la pellicola era stato riconfermato Peter Jackson e lo staff produttivo della New Line Cinema. Tutto sembrava procedere con entusiasmo fino a una decina di giorni fà, quando il regista in persona - con una lettera al The Times Today- ha inaspettatamente dichiarato di rifiutare la direzione del prequel per dispute legali riguardanti le impostazioni formali e questioni finanziarie.

La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo, aprendo un acceso dibattito tra operatori del settore, così come tra fan e tolkeiniani incalliti. Lo stesso Ian McKellen, interprete di Gandalf nel ''Signore degli Anelli'', ha protestato per la decisione affermando: ''Sono molto triste, è difficile immaginare qualsiasi altro regista per questo lavoro''.
Il nocciolo della questione verterebbe sulla decisione da parte della New Line di voler tagliare in due parti l’eventuale girato del film per farne due episodi seriali, mentre nelle intenzioni di Jackson ci sarebbe la volontà di girare prima di The Hobbit un’altra storia completamente diversa, appartenente sempre al corpus tolkeiniano.
La produzione, adesso, deve indubbiamente risolvere un grosso problema e giustificare pesanti aspettative: trovare un regista tanto geniale e appassionato del mondo tolkeiniano quanto Jackson.
Dal canto suo Saul Zaentz – produttore della MGM - ha dichiarato con fermezza: "Il film sarà diretto da Peter Jackson", aggiungendo che l'anno prossimo i diritti di "The Hobbit" torneranno in suo possesso. "Credo che Peter aspetterà fino a quel momento, poiché con noi avrebbe l'offerta migliore", ha continuato il produttore in un'intervista con il portale tedesco Elbenwald.de. Il problema tra Jackson e la New Line sarebbe anche legato ad una questione di soldi, legata ai profitti del primo capitolo della trilogia di Tolkien.
V.R.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 11:37
06.12.06
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Questa stagione cinematografica ha visto Clint Eastwood cimentarsi nella regia di due film: dopo Flags of our Fathers, infatti, il regista torna nelle sale statunitensi il 20 dicembre con Letters From Iwo Jima, in uscita sugli schermi europei nel 2007.
Nonostante i due film siano stati girati parallelamente, i punti di vista rappresentati sono completamente diversi: la battaglia di Iwo Jima - combattuta tra gli Stati Uniti e l’Impero Giapponese ai tempi della seconda guerra mondiale - nel primo veniva letta in chiave statunitense, mentre in questo secondo film la prospettiva data al pubblico è quella di un soldato giapponese.

Anche il cast è diverso, fatta eccezione per la costante presenza di Ken Watanabe , già candidato all’ Oscar per The Last Samurai.
Il duro vissuto della trincea - fatto di motivazioni personali e di azioni militari - si alterna ai risvolti mediatici e agli interessi politici tramati nelle stanze del potere. Per realizzare questo film Eastwood si è documentato meticolosamente leggendo testi storici giapponesi e, soprattutto, le centinaia di lettere che i soldati giapponesi avevano spedito dal fronte. Ne esce, così, il ritratto di un intero popolo e della sua cultura: i soldati sono presentati come giovani padri di famiglia, atleti e idealisti e il loro generale come una figura carismatica, creativa e visionaria. La battaglia - nata come una sanguinosa sconfitta annunciata - verrà vissuta fino all’ultimo come un eroico confronto.
Alla fine ogni parte piangerà i propri morti: 7.000 americani, 20.000 giapponesi.
VR

Scritto da Fanaticaboutfilms il 15:56
05.12.06
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Borat, diretto da Larry Charles, segna l’approdo al grande schermo dell’omonimo personaggio televisivo interpretato dal comico Sacha Baron Cohen, che negli ultimi anni con le sue apparizioni su Mtv e su “Ali G Show" ha riscosso un successo crescente tra pubblico più giovane.
Uno stile ridicolmente fuori moda, lunghi baffi neri e un’espressione grottesca sono i tratti distintivi dello speaker giornalistico del Kazakistan più politicamente scorretto del momento, che tanto sta facendo ridere tutto l’occidente, quanto indispettire i connazionali russi.

In questa commedia - dove l’ironia è superata dalla forte vena dissacrante e demenziale - Borat viene inviato negli Stati Uniti per realizzare un reportage on the road che documenti lo stile di vita della nazione più potente del mondo. Da questo viaggio l’intrepido giornalista dovrà riportare in patria alcuni esempi che aiutino la crescita economica e sociale del Kazakhstan. Borat, muovendosi dalla East alla West Coast su un furgoncino di gelati, incontrerà realmente, insieme al suo operatore-spalla, popolari volti dell’America di ieri e di oggi. Con la sua irriverenza sovietica stravolgerà le routine di persone comuni e si confronterà con storici gruppi di cittadini: femministe, predicatori, confraternite studentesche, uomini politici. L’inviato si farà sempre più prendere da usi e costumi americani, fino a decidere - folgorato da un telefilm notturno - di restare negli Stati Uniti per sposare la sexy diva Pamela Anderson.
Il film è una satira forte e dura sull’America di oggi, che attraverso l’arma della feroce provocazione e della candid-camera, scatena gag irriverenti e demenziali a ripetizione.
V.R.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 10:28