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    26.04.07
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    Fanaticaboutfilms vi dà la possibilità di assistere alle anteprime di The Bridge che si svolgeranno giovedì 26 nelle principali città italiane. Clicca sulla locandina del film qui a destra, compila il form con i dati richiesti e inserisci il codice partner (potrai ricevere il codice partner iscrivendoti al forum del sito www.pontedeisuicidi.it ).

    Documentario o speculazione? E’ questo il nucleo del dibattito costruitosi negli ultimi mesi attorno alla discussa pellicola di Eric Steel.
    The Bridge riprende gran parte dei 24 suicidi avvenuti nel 2004 dal celebre ponte Golden Gate di San Francisco, immortalati dalla troupe americana che, grazie ad un sistema di videocamere poste in diversi punti del ponte, ha realizzato oltre diecimila ore di girato in più di un anno.

    Netta, dunque, la demarcazione tra chi vede il film come atto lucrativo e chi, invece, difende la pellicola ponendone a scudo l’intento documentaristico che ne sta alla base. Una scelta in ogni caso coraggiosa che si pone come logica prosecuzione delle sperimentazioni avvenute in campo documentaristico tra gli anni Venti e Trenta. Il suicidio come oggetto d’indagine, e il cinema come testimonianza di una realtà di cui tanto si parla, ma che raramente viene osservata nella sua crudezza.
    All’interno del film le immagini del ponte si alternano con le interviste ai parenti delle vittime e di chi è uscito indenne dall’incredibile salto, nel tentativo di indagare i perché e i retroscena di un gesto, di una decisione. Con i suoi 24 suicidi nel solo 2004 il Golden Gate, simbolo della modernità e dell’opulenza, entra nel guiness dei primati dalla porta macabra, rappresentando il ponte con il maggior numero di suicidi l’anno. Steel non ha fatto altro che porre un monitoraggio in stile orwelliano su un palcoscenico di morte e dolore, ponendosi, o cercando di farlo, come occhio neutro di un fenomeno sociale di scottante attualità. Presente al Tribeca Film Festival di De Niro, e in altri palcoscenici europei, il documentario ha avuto in america un’uscita limitata nelle città di New York, Los Angeles, San Francisco and Chicago , probabilmente a causa del complesso dibattito che trascina sulla sua scia.

    V.B.


    Scritto da Fanaticaboutfilms il 13:13
    25.04.07

    E’ on line il sito de Il mercante di sogni, film indipendente di cui potete vedere il primo trailer e trovare informazioni, immagini e disegni. Nella sezione Lascia il tuo sogno , inviando una mail, gli visitatori potranno vedere pubblicati i propri pensieri e aforismi sul tema dei sogni e lasceranno la propria traccia nella scatola dei sogni.
    Nelle parole di Stefano Braga, autore della sceneggiatura, il film è la storia di: ”Un angelo viaggiatore, che con il suo carretto andava di paese in paese, notte dopo notte per donare agli uomini i sogni. Un giorno, però si rese conto che tutte le persone potevano sognare, tranne lui e diventò triste. Dopo poco tempo, giunto al culmine della disperazione, fece la cosa peggiore che potesse fare: rubò un sogno. Da quel momento, corrotto dal deplorevole gesto, il giovane mercante di sogni iniziò velocemente ad invecchiare.”
    Il mercante di sogni è una favola in cui i sogni sono l’oggetto conteso tra un angelo a cui è impossibile sognare, e un uomo a cui è stato rubato ogni ricordo.


    Scritto da Fanaticaboutfilms il 14:48
    24.04.07
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    L’atrio di un teatro. Un lungo serpentone di gente aspetta pazientemente il momento di entrare. Un’auto nera si ferma, la portiera si apre. Un uomo scende dalla vettura, ha sulle spalle un colorato abito di scena, il suo incedere è solenne. E’ una delle star della serata. La folla cresce, si percepisce una certa elettricità nell’aria. Sotto il palco l’atmosfera si scalda, il pubblico urla e agita in alto le mani. Non si tratta però di un concerto rock anche se la musica è protagonista. E' una battaglia, una competizione di livello internazionale in cui stanno per affrontarsi i fenomeni dell’air-guitar. Sono aspiranti rock star, a cui il destino ha sottratto la chitarra dalle mani; fanatici del riff capaci di emulare i virtuosismi di Jimy Hendrix.

    Uno strano mondo dove il campione è il più bravo ad imitare la mimica e la gestualità di un abile chitarrista sul palco. Tutto vero. Sono in tanti a prendere sul serio questi bizzarri personaggi che divertono e si divertono a ritmo di rock. Noi siamo tra quelli...

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 12:05
    16.04.07
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    Quando due elementi come Micheal Bay e Steven Spielberg vengono a contatto, la miscela non può essere che esplosiva. Parlano chiaro le anteprime messe in circolazione su internet, teaser e trailer, del nuovo mega-blockbuster che catalizzerà il pubblico cinematografico nell’ormai tradizionale data del 4 di luglio. Ispirati da una celebre serie di cartoni animati, i Transformers puntano ad un pubblico adulto, che li conosce da oltre venti anni, ma anche alle generazioni giovanissime, che sicuramente rimarranno affascinate dai grandi robot mutaforme. Un film che, in tutti i sensi, farà contemporaneamente la felicità di grandi e piccini. Un’immagine televisiva mostra il countdown per il lancio di una missione nello spazio. La sonda Bearle viene inviata su Marte per esplorarne la superficie. Gli scienziati si aspettano importanti scoperte, quello che le telecamere registrano lascia senza fiato.

    Ufficialmente la sonda si schianta, ma le immagini parlano da sole. La terra rossa del pianeta appare deserta e inospitale, la sonda compie i primi movimenti. La sua ultima trasmissione viene però coperta dal segreto di stato. Un’ombra si avvicina minacciosa, una sagoma meccanica si intravede nella luce del sole. Poi nulla, la trasmissione si perde. Questo è l’unico avvertimento, la terra non è più al sicuro. Poi un meteorite si schianta nella notte in una pacifica collina. Qualcosa è caduto dal cielo e due ragazzi sono testimoni dell’evento. Ciò che hanno visto fa tremare dalle basi il Pentagono, la minaccia è incombente. Inizia una guerra impari. Carri armati pesanti decine di tonnellate volano come foglie secche al vento. Il mondo è sull’orlo di una trasformazione. Le immagini rallentano, sfumano al nero, ci lasciano intravedere quello che temiamo. La minaccia è reale, i robot sono tra noi e appaiono invincibili, ma fra loro alcuni sembrano non essere ostili. Qualcuno ci difenderà, è l’unica salvezza. Il vero diritto per cui combattere è la libertà.
    C.P.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 18:24
    04.04.07
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    Berlino Est, 1984. Fra le alte sfere della Stasi, la polizia segreta della ex Repubblica Democratica Tedesca, Gerd Wiesler (un impassibile Ullrich Mühe) viene incaricato di spiare lo scrittore Georg Dreyman (Sebastian Koch) e sua moglie, la famosa attrice Christa-Maria Sieland (Martina Gedeck). I due innamorati sono sospettati di comportamenti non consoni ad appoggiare gli ideali del regime. Wiesler intraprende così un torbido lavoro di spionaggio, lungo e spossante al punto di trasformarsi in una vera ossessione. I giorni trascorrono lentamente e la paranoia dell’antinazismo lo spingono a non avere più una propria esistenza, trasformando “la vita degli altri” in una proiezione della propria. Quando i sospetti cominciano a diventare concreti, l’immedesimazione con Dreyman è talmente forte da cominciare a comprenderne e accettarne i comportamenti. Florian Henckel von Donnersmarck , regista tedesco 34enne, ha ottenuto l'Oscar come migliore film straniero con il suo film di debutto.

    Il film è un thriller sobrio e asciutto che analizza la complessa psicologia di Wiesler che si tramuta da malvagio agente della Stasi a essere umano dotato di una sensibile coscienza e dalla piena consapevolezza della propria compassione. Il percorso drammatico compiuto da Wiesler è completo, fino ad una totale purificazione dal male originario. Un film dai toni denaturati, con pochi colori, in cui abbondano le sfumature di grigio, quasi a metaforizzare la scala di gradazione che compone l’arco che divide il bene dal male, come il bianco dal nero. Appare forse eccessivo pensare che nel dramma degli eventi della seconda guerra mondiale si possa parlare di perdono, ma quando si parla di una singola persona e di essa di sviscerano in profondità i sentimenti e le motivazioni, allora la possibilità di una catarsi diventa più vicina. La vita degli altri sceglie di porsi lontano dalla retorica che pervade molti dei racconti di questo periodo e chiede allo spettatore di prendere atto degli eventi senza però giudicare. L’Oscar come miglior film straniero è il coronamento di una strada fatta di successi, il film di von Donnersmarck ha infatti vinto, lo scorso dicembre, come Miglior Pellicola Europea ai Premi del Cinema Europeo oltre che trionfare anche al Festival del Cinema di Siviglia dove si è aggiudicata il Giraldillo d'Argento. Intanto da Hollywood già si parla di un remake americano per questa pellicola tedesca. La rivista Variety ha anticipato infatti che i produttori Bob e Harvey Weinstein si sono dichiarati interessati al progetto. Sono stati avanzati anche due possibili nomi per la regia del film: Sydney Pollack (anche lui coinvolto nella produzione) o Anthony Minghella. Italia uscirà nelle sale il 6 aprile 2007.
    C.P.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 19:22