30.04.06

Auteuil260406.jpgCome accade che una splendida modella di successo si ritrovi a vivere nella casa di un modesto parcheggiatore? Che cosa si nasconde dietro questa improbabile convivenza, capace di produrre un’incontenibile serie di gag esilaranti? Per scoprirlo, e per scoprire come andrà a finire la bizzarra e forzata convivenza della bella Eléna e del parcheggiatore Pignon, non perdete la prossima anteprima di Una top model mio letto.
Il film, una coproduzione Italia-Francia, rappresenta uno degli esiti più brillanti della commedia francese, da anni interpretata con talento dal regista Francis Veber, già noto al pubblico italiano per La cena dei cretini e L’apparenza inganna.

Oltre che della gustosissima sceneggiatura scritta dallo stesso Veber, il film si avvale di un cast di tutto rilievo, tra cui spicca indubbiamente il nome di Daniel Auteuil, in Italia certamente più conosciuto per alcuni suoi indimenticabili ruoli di grandissima intensità drammatica (Un cuore in inverno, L’avversario, Caché. Niente da nascondere).
A chi gli domanda che cosa si provi nell’esser così bravo a far ridere la gente, Veber risponde: “Una soddisfazione incredibile. Un giorno, una persona mi ha detto: ‘Ogni volta che guarda La cena dei cretini mi sento meglio. IL Servizio Sanitario Nazionale ti dovrebbe pagare, perché sei meglio di una medicina’. E’ il complimento più bello che mi sia mai stato rivolto. Se faccio la somma delle persone che al cinema o in letteratura mi hanno fatto ridere e piangere, in totale sono tante. Ma se considero solo quelle che mi hanno fatto ridere, il numero si riduce drasticamente. Non so se è stato Dio a darmi il dono di fare ridere la gente, ma se è così non potrò mai ringraziarlo abbastanza”.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 14:54

covenant.jpgDopo il prequel di L'esorcista, Renny Harlin (Cliffhanger, Driven, Die Hard 2...) resta sui territori dell'horror. Ha finito da poco di dirigere The Covenant, che racconta di quattro giovani dotati di poteri soprannaturali ereditati dai propri padri, di generazione in generazione, e dei tentativi di rimediare alla forza malvagia da loro stessi scatenata accidentalmente quattro anni prima.
La pellicola, su cui al momento c'è ancora il massimo riserbo, si lega a un fumetto (di Aaron Coleite e Tone Rodriguez), omonimo e pressoché contemporaneo alla sceneggiatura (di J. S. Cardone, anche tra i produttori), e che però si riferisce all'antefatto del film.
La Sony lo farà uscire all'inizio dell’autunno negli States.
M.G.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 14:03
28.04.06

la doublur.jpg
L’ultimo film di Francis Veber (regista dell’indimenticabile La cena dei cretini e di Sta zitto, non rompere) ha già sbancato il botteghino in Francia: in Italia, in attesa dell’anteprima per la community dei fanatic, possiamo intanto cominciare a sbirciare il trailer. Distribuito da Medusa con il titolo Una top model nel mio letto, La Doublure, questo il titolo originale, è la storia di un famoso uomo d’affari che, fotografato da un paparazzo in compagnia dell’amante, per non divorziare dalla ricchissima consorte, convince tutti che in realtà la donna era assieme ad un altro uomo presente nella foto. Il trailer svela per l’appunto il nocciolo della storia: l’assoluta e beffarda casualità con cui un ignaro parcheggiatore si ritrova invischiato nelle vicissitudini di due amanti costretti a nascondere la loro relazione.

Veber, attraverso la lente deformante del grottesco, mette in scena una nuova commedia dell’equivoco avvalendosi di un cast d’eccezione, dal famosissimo Daniel Auteil a Gad Elmaleh (Train de vie), da Kristin Scott Thomas (Il paziente inglese) ad Alice Taglioni.
Incredibile pensare come Veber sia riuscito, in quasi tutti i suoi film, a mettere d’accordo critica e pubblico, riscuotendo enormi successi al botteghino accompagnati da importanti premi della critica (esempio lampante proprio La cena dei cretini). La Doublure, a giudicare dai pochi elementi a nostra disposizione, si preannuncia una commedia intensa e vivace, sociale e burlesca, a cui d’altronde Veber, e più in generale il cinema francese degli ultimi anni, ci hanno ormai abituati.
V.B.

In rete:

Il trailer

Scritto da Fanaticaboutfilms il 11:07
27.04.06

getrich270406.jpg
Un vero e proprio trailer hip-hop, che fa pensare più ad un video musicale (Mtv production, tanto per cominciare) che ad un film: sparatorie, onore, distacco dalle radici, in un montaggio fra Scarface e 8 Mile (biopic su Eminem). Il notissimo rapper 50 Cent tenta la fortuna nel cinema, raccontando la propria parabola dal ghetto alla celebrità, dallo spaccio di droga, al perseguimento della passione per la musica. La più classica delle origini del mito, in stile gangsta, in mano ad un regista “della strada”ma più abituato ai vicoli di Dublino che alla metropoli americana: Jim Sheridan (Il mio piede sinistro, Nel nome del padre, The Boxer). Scopo del film? Seguire le orme degli altri rapper passati al grande schermo: Snoop Dog, LL Cool J e, naturalmente, Eminem.
M.B.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 16:15
26.04.06

Perfume2.jpgContinuano le trasposizioni cinematografiche tratte da celebri bestseller, questa volta con il caso letterario della metà degli anni ’80, quel Profumo di Patrick Süskind che ha da sempre affascinato migliaia di lettori, e che finalmente vedremo sul grande schermo. Süskind infatti ha ceduto i diritti del suo romanzo solo nel 2001 e, dopo l’interessamento da parte di numerosi registi, tra cui Scorsese e Kubrick, il film è stato affidato alla regia di Tom Tykwer (Lola Corre, La Principessa e Il Guerriero). La storia, ben nota, è quella di Jean-Baptiste Grenouille, interpretato da Ben Whishaw (L’Amore Fatale, Il Mercante di Venezia), che, dopo essere diventato profumiere, usa il proprio incredibile olfatto per realizzare il suo sogno, ovvero creare la fragranza perfetta. Ma, per ottenere ciò, Grenouille si ritroverà a commettere diversi omicidi.

Nel cast, accanto al giovane Ben Whishaw, vedremo anche Dustin Hoffman, nei panni del maestro profumiere Baldini, e Alan Rickman.
Girato tra Germania, Francia e Spagna, l’uscita del film nelle sale è prevista per il prossimo autunno.
C.L.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 15:31
23.04.06

chiedipolvere060406.jpg
Presto in anteprima per la community dei Fanatic il nuovo film del premio Oscar Robert Towne (Chinatown, Tequila Connection), Chiedi alla polvere, tratto dall’ominimo romanzo dello scrittore di culto John Fante.
Ad interpretare Arturo Bandini, alter ego di Fante e protagonista dei suoi romanzi, è Colin Farrell (The New World, Alexander, Daredevil): Bandini, come Fante, è uno scrittore di origini italiane che insegue disperatamente il sogno americano in una Los Angeles prostrata dalla Grande Depressione, al contempo seducente e volgare, eletta a protagonista assoluta e costantemente filtrata dallo sguardo di Bandini. “Se esiste un pezzo di narrativa migliore su Los Angeles, allora non lo conosco”, dice Towne del romanzo di John Fante Chiedi alla polvere.

E ancora: “Los Angeles è la città delle illusioni e dei sogni. Tutti gli scrittori sono dei sognatori; hanno una visione e cercano di darle una forma. Anche un film non è altro che un sogno per il quale qualcuno nutre dei sentimenti abbastanza forti ed ossessivi da convincere altri a partecipare alla visione e cercare di trasformare il sogno in realtà”.
A fianco di Colin Farrel Towne ha voluto Salma Hayek (Dal tramonto all’alba, Dogma, Frida) nei panni di Camilla Lopez, una ragazza messicana che, come Bandini, cerca negli Stati Uniti quel successo e quei privilegi che non ha mai avuto: eppure, saranno proprio Camilla e Arturo ad incontrarsi. Ha commentato la Hayek: “Lui sogna la bionda californiana dagli occhi azzurri e lei non vuole altro che riuscire a sposare un ricco americano in modo che i suoi figli possano avere le opportunità che lei non ha avuto. Arturo e Camilla non hanno posto in questi sogni idilliaci, ma quando s’incontrano la loro attrazione reciproca esplode fuori controllo”.
Per Towne, l’adattamento cinematografico di Chiedi alla polvere rappresenta la realizzazione di una passione durata trent’anni, che lo ha portato a stringere una profonda amicizia con Fante che si è interrotta solo con la scomparsa dello scrittore, nel 1983. Alla concretizzazione del progetto di Towne ha contribuito anche Tom Cruise, che si è impegnato a produrre il film.
“Questa storia ha leggerezza, intensità, rabbia, sensualità, - ha dichiarato il regista – “contiene tutte quelle cose frustranti che un adolescente sente cercando di capire la sua vita e il suo futuro. Questo romanzo parla di Los Angeles nella sua fase adolescenziale, una città che è appena aldilà della mia memoria. Per me è stato eccitante perché è stato come leggere della mia infanzia, di cose che amo e che non esistono più. In secondo luogo, il romanzo parla di uno scrittore che si sente rifiutato, non apprezzato e stupido; a volte pensa di essere un genio e altre di non avere un briciolo di talento. Quale scrittore non si sente così? Come potevo non identificarmi?”.
Continuate a seguirci per non perdere l’anteprima...

Scritto da Fanaticaboutfilms il 16:05
22.04.06

colour me_110406.jpg

Avrebbe quasi ottant’anni, oggi, uno dei più illustri geni che la storia del cinema abbia mai conosciuto. Parliamo di Stanley Kubrick, protagonista “involontario” di Colour Me Kubrick. Perché “involontario”? Perché la storia narrata è in realtà quella di Alan Conway, bizzarro personaggio che per tutti gli anni Novanta è riuscito ad intrufolarsi all’interno dell’alta società inglese spacciandosi per Kubrick. Il particolare più stravagante dell’intera faccenda è che Conway non soltanto non assomigliava per niente al celebre cineasta, ma soprattutto era totalmente all’oscuro di qualsivoglia rudimento cinematografico.

A vestire i panni del temerario Conway in questa brillante commedia, diretta da Brian W. Cook (tra i produttori di Eyes Wide Shut), sarà John Malkovich. Tra gli altri attori spiccano i nomi di Josh Hartnett, recentemente impegnato in Black Dahlia di Brian De Palma, ed il veterano Tom Adams; la sceneggiatura invece è di Anthony Frewin, per molti anni assistente di Kubrick. Il trailer, molto enigmatico, mostra John Malkovich, nel ruolo dell’improbabile sosia, sussurrare all’orecchio di uno sconosciuto qualcosa che non sentiamo, ma che intuiamo benissimo non appena il giovane esclama esterrefatto: “Stanley Kubrick…?!?”.
V.B.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 09:39
20.04.06

southland190406.jpgCinque anni dopo il successo di Donnie Darko, il giovane Richard Kelly torna alla regia, per quello che sulla carta si preannuncia un nuovo cult. Attenzione: state entrando nel regno del caos, recita lo slogan americano del film, e l’impressione, su Southland Tales, è proprio questa: un progetto bizzarro, inclassificabile, un oggetto misterioso. Fra commedia, musical e science fiction, il film è ambientato in un vicino ma inquietante futuro (2008) a Los Angeles. Boxer Santaros (alias The Rock) è una star di film d’azione colpita da amnesia. Krysta Now è un’attrice porno che lavora al proprio progetto di reality tv, e David Clark è un poliziotto ha in mano i segreti di una vasta cospirazione.Le tre vite dei protagonisti, in qualche modo, sembrano avere un legame...
M.B.



Scritto da Fanaticaboutfilms il 11:03
19.04.06

monster house.jpg

E’ on-line il primo teaser di Monster House, film prodotto dalla coppia Zemeckis-Spielberg, in uscita nelle sale americane il prossimo luglio. Da queste prime immagini, balza subito all’occhio l’analogia visiva con un altro recente film di animazione, Polar Express. La tecnica utilizzata per entrambi i film, il motion capture sviluppato dalla Sony Picture Imageworks, risulta essere inconfondibile, differenziandosi da gran parte dei film di animazione principalmente per la meticolosità con cui sono rappresentati i tratti somatici dei personaggi. Attraverso il teaser è possibile affacciarsi sull’avventura di tre ragazzi (Mitchel Musso, Sam Lerner e Spencer Locke) la notte di Halloween. I tre scoprono, infatti, che una vecchia casa abbandonata del loro quartiere nasconde qualcosa di strano, a partire dalla forma antropomorfa, fino ad arrivare ad insoliti fenomeni che daranno il via all’avventura.

Prodotto dalla Columbia Pictures, Monster House cavalca l’onda della sperimentazione tecnologica all’interno del film d’animazione, ormai in sviluppo costante. La scelta del regista è caduta su Gil Kenan, esordiente di ottime speranze, mentre hanno prestato la voce ai personaggi attori del calibro di Steve Buscemi, Nick Cannon e Matthew Fahey. “Monster House è il film ideale per l’innovativa tecnologia di Real D”, ha detto Rory Bruer, presidente della Distribuzione di Sony. “Aggiunge letteralmente una nuova dimensione all’esperienza al cinema e incrementa il valore spettacolare della pellicola”. Il film è atteso nelle sale italiane per il prossimo autunno.
V.B.

In rete:
Il trailer
Il sito ufficiale

Scritto da Fanaticaboutfilms il 17:58
halo190406.jpg
Halo, videogioco “sparatutto” della Bungie (compagnia poi acquisita dalla Microsoft), dal successo ormai leggendario (nonché tra i principali artefici del lancio della console Xbox), si appresta a sbarcare sul grande schermo. La Microsoft è giunta ad un accordo con la Universal (che si occuperà della produzione e della distribuzione nei confini nazionali) e la Fox (che si impegnerà nella distribuzione all'estero); la data di uscita, ancora da fissare, gravita intorno alla metà del 2007. Prosegue dunque, dopo Lara Croft: Tomb Raider (e relativo seguito), Resident Evil e Doom, la tendenza di molte major a scommettere sulle trasposizioni di videogiochi.

La Bungie si è detta fin da subito attentissima a non deludere il nutrito stuolo di appassionati, annunciando che lo sviluppo del progetto lungo le sue varie fasi terrà un contatto consultivo piuttosto stretto con la “community” dei fan. Gli effetti speciali saranno a cura della WETA di Peter Jackson (anche produttore esecutivo), mentre ancora non è stato deciso, o comunque annunciato ufficialmente, né chi sarà alla regia né il cast.
Lo sceneggiatore Alex Garland (28 giorni dopo) ha dichiarato che la trama seguirà da vicino la traccia fondamentale del videogame, cioè la battaglia (nell'anno 2552) per la sopravvivenza contro la razza aliena dei Covenant, in una struttura spaziale a forma di anello (l’“Halo”-aureola del titolo) su cui è sbarcata la Pillar of Autumn, unica nave superstite al massacro alieno.
M.G.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 10:43
18.04.06

lasseter3.jpgIl divorzio tra Disney e Pixar era previsto da tempo. Dopo l’uscita di Cars ognuna delle due compagnie avrebbe seguito la proprio strada. Tuttavia, confermando le previsioni dei molti che non credevano che le strade si sarebbero davvero separate, è giunta la notizia di un nuovo accordo tra la Disney e Steve Jobs che, cedendo la Pixar per 7,4 miliardi di dollari, diventa il maggior azionista privato della Disney nonché membro del consiglio di amministrazione.
La Disney, se non avesse siglato un accordo, avrebbe perso la divisione più innovativa e celebrata nel campo dell’animazione digitale. I prodotti targati Pixar sono ormai un appuntamento imperdibile non solo per gli appassionati di animazione: ogni film della factory si conferma sempre come una perfetta integrazione tra spettacolarità del digitale e sapienti strutture narrative.
Con l’arrivo di Jobs e del team di John Lasseter, si auspica un profondo ripensamento dell’intera Corporation del Topo, un ripensamento che riesca a dare nuova linfa ad un immaginario disneyano ormai sclerotizzato.

La Pixar, infatti, in una decina d’anni è riuscita nell’impresa impensabile di scalfire la popolarità dei personaggi Disney, grazie ad una manciata di film che propongono una suggestiva sinergia tra la cristallina perfezione delle animazioni e storie di impronta classica, capaci di trattare con leggerezza temi di larga presa senza mai cadere nel baratro della retorica.
Questa stessa fruttuosa combinazione si spera di poterla ritrovare anche in Cars. Da John Lasseter, che torna alla regia dopo Toy Story 2, ci si aspetta la freschezza dei personaggi, la mano sapiente nelle scene d’azione, immagini poderose che incantano gli occhi e il tratto lieve riservato ai sentimenti. Insomma, la provata capacità di Lasseter di accendere emozioni con una stringa numerica.
R.B.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 18:30
12.04.06

xmen120406.jpg
A moltiplicare curiosità ed attese sul terzo episodio della saga di X-Men, è un ricchissimo trailer comparso in questi giorni. Atmosfere apocalittiche in questo assaggio di The Last Stand, che appare decisamente più spettacolare e sontuoso dei precedenti episodi. Il trailer ufficiale ci mostra una galleria di nuovi personaggi, e soprattutto (finalmente!) una vera e propria guerra totale fra i mutanti, tripudio di superpoteri ed effetti speciali. Gli umani, gli X-Men del Professor Xavier e la crudele confraternita di mutanti di Magneto: tutti contro tutti. Il plot prende spunto da una delle saghe più riuscite del fumetto: Dark Phoenix.

La mutante dotata di poteri psichici, Jean Grey, rinasce come Fenice Oscura e minaccia l’umanità, ma sarà proprio in seguito alla scoperta di una cura per fermare le mutazioni genetiche che scoppierà la guerra. Accanto a Wolverine e Storm (Halle Berry), una lunga serie di volti nuovi, per cui il fumetto rappresenta un serbatoio inesauribile: il dottor Hank McCoy/Beast, Shadowcat e Angel i più noti per i lettori affezionati.
M.B.

In rete:
Il trailer

Scritto da Fanaticaboutfilms il 15:08

rent110406.jpg
È ormai in uscita (il 21 aprile) anche in Italia Rent, il musical tratto dall'omonima pièce che ha sbancato Broadway. Negli Stati Uniti è uscito già da qualche mese (novembre 2005), sulla scia non solo dell'enorme successo teatrale, ma anche di un vero e proprio boom mediatico a livello nazionale, che ha fruttato all'autore Jonathan Larson, tra le altre cose, anche un premio Pulitzer.
Non sono pochi, in Rent, gli echi da “La Bohème” di Puccini, peraltro esplicitamente citata qua e là. Un anno (il 1990) nelle instabili vite di alcuni ragazzi dell'East Village (la zona notoriamente “off” di New York), tra amori e aspirazioni artistiche, segnate in molti casi (direttamente o meno) dalla piaga della sieropositività. Un anno suddiviso “in 525,600 minuti”, come recita “Seasons of Love”, il pezzo trainante della colonna sonora.

Brano che accompagna anche il trailer, che ci mostra una serie di brevissimi istanti di vita di più o meno tutti i personaggi principali, oltre a loro stessi in scena, al buio, che intonano “Seasons of Love”.
La maggior parte del cast è lo stesso di quello del musical originale del 1996 – con l'aggiunta di Rosario Dawson (Sin City). Dirige Chris Columbus (Harry Potter 1 e 2, i primi due Mamma ho perso l'aereo), dopo che molti colleghi si erano interessati al progetto, tra cui Spike Lee, Sam Mendes, Rob Marshall e Baz Luhrmann.
M.G.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 10:22
11.04.06

united93_110406.jpg

United 93, cronaca delle ultime ore dell'aereo dirottato l'11 settembre 2001 e schiantatosi in Pennsylvania invece di colpire il Pentagono, era già nelle intenzioni un tentativo forte di scuotere le coscienze. Non ci si aspettava, però, che perfino il trailer fosse recepito come uno shock insostenibile.
Pochi giorni fa, in un multisala di New York, alle prime immagini di anticipazione di United 93 una signora è scoppiata in lacrime. Altri (a quanto si dice), in un'altra sala, a gridare “E' troppo presto”. Da qui la decisione di Universal di ritirarlo dalle sale, ferma restando l'anteprima al Tribeca (il Festival newyorkese diretto e voluto da De Niro come simbolica reazione all'attacco del 2001) il 25 aprile e l'uscita in sala tre giorni dopo.

Nel filmato nessuna immagine violenta, ma sottopelle si sente chiaro un contenuto emotivo sul punto di esplodere oltre i livelli di guardia. Si inizia con le tranquillissime, quotidiane immagini di un volo qualsiasi che parte un giorno qualsiasi. Poi, sull'aereo, viene data la notizia dell'attacco alle torri e quella del dirottamento. Tra i passeggeri disperati, qualcuno riesce a segnalare telefonicamente la situazione; intanto, l'attentatore esce allo scoperto.
M.G.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 16:03
10.04.06

dallas.jpg
Inizialmente previsto per il novembre di quest'anno, Dallas, trasposizione cinematografica del serial TV che ha “straripato” (in tutti i sensi) negli anni '80, si prepara ad un nuovo rinvio. Il regista Robert Luketic (La rivincita delle bionde, Un mostro di suocera) ha infatti abbandonato il progetto, pare per dissidi riguardo al cast. Il quale, peraltro, non è ancora fissato con stabilità; sembra però che nei panni di J.R. vedremo John Travolta, Jennifer Lopez in quelli di Sue Ellen, oltre a Shirley MacLaine e Luke Wilson. Priscilla Presley invece (che interpretava Jenna Wade nel serial) al momento ha rifiutato l'invito.
Luketic si è subito dedicato a un altro lungometraggio (21); per il posto da lui lasciato vacante sono in trattativa tra gli altri Gurinder Chadha (Sognando Beckham, Orgoglio e pregiudizio) e Betty Thomas (Il dottor Dolittle).
M.G.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 13:56


Il 19 maggio sarà il grande giorno dell’uscita del Il Codice Da Vinci, ma è già possibile ingannare l’attesa gustando il trailer presente in rete.
La curiosità è di certo incalzante, grazie soprattutto al successo del bestseller di Dan Brown che ha dato origine al film decisamente più chiacchierato dell’anno, e che avrà il compito di aprire la cinquantanovesima edizione del Festival di Cannes. Si è detto molto circa i protagonisti: Tom Hanks nei panni del professor Langdon, affiancato da Audrey Tautou che torna sul grande schermo nelle vesti della criptologa francese Sophie Neveu, e inoltre Ian McKellen, Alfred Molina, Jean Reno e Paul Bettany; ma, oltre al cast stellare, sorretto dalla regia di Ron Howard, è interessante notare come le prime immagini rivelino una particolare tensione noir.

A partire dallo spettacolare scenario che caratterizza il film, il museo del Louvre e i suoi corridoi, le vie urbane di Parigi e Londra, lo sguardo del trailer arriva a ricordarci l’importanza dei simboli e dei codici che scorrono lungo tutta la storia del romanzo, soprattutto soffermandosi sui misteri nascosti nei quadri di Leonardo Da Vinci.
Ma è il binomio azione-tensione ad avere la meglio, dal misterioso omicidio effettuato all’interno del famoso museo parigino alle indagini della polizia francese contrapposte a quelle del professor Langdon e della criptologa Neveu, con il loro crescente stupore davanti ad un mistero che si ingigantisce passo dopo passo, per arrivare infine a fughe in auto, scontri, il tutto accostato all’inquietante sguardo dei personaggi delle opere di Leonardo.
Il trailer di questa enigmatica detective story a sfondo artistico si conclude infine con una frase, "Seek the truth", sorta di motto ma ancora meglio esortazione alla ricerca per tutti i fan del romanzo, che con trepidazione attendono l’uscita del film.
C.L.

In rete:

Il sito ufficiale

Il trailer

Scritto da Fanaticaboutfilms il 10:17
08.04.06

simpson080406.jpg

Era davvero da tanto tempo che si parlava di un possibile approdo sul grande schermo della famiglia più cinica d’America. Adesso però è ufficiale, il lungometraggio dei Simpson uscirà nelle sale il 27 luglio del 2007, a 17 anni dalla nascita del cartoon di Matt Groening.
È on-line infatti un primo teaser, che il pubblico americano può anche vedere in sala (a seconda della sorte: il teaser è presente solo in una copia su tre..) insieme ad Ice Age II. Solo ventitre secondi, caratterizzati però dal leitmotiv che segna quasi ogni personaggio di Springfield: l’irriverenza. Nei primi 10 secondi, infatti, appare la grande S del supereroe più famoso d’America, creando negli spettatori l’idea che si tratti dell’ennesimo sequel di Superman, ma quasi per magia ecco apparire Homer Simpson, in mutande, sul divano e con la maglietta del supereroe, che afferma: “Non ricordo cosa devo dire”.

Seppure la serie televisiva sia leggermente in calo, un calo quasi fisiologico dopo essere giunti a quota quasi 400 puntate (il traguardo, che rappresenta il record del cartoon più longevo di sempre,
dovrebbe essere raggiunto nel maggio 2007), la decisione di portare i Simpson sul grande schermo potrebbe avere effetti importanti, come ha dichiarato lo stesso Groening: “Quest'anno sembra che tutti abbiano ritrovato una grande energia creativa. Stiamo iniziando a pensare e a cercare nuove idee per il film dei Simpson che - credo - potrà rinvigorire completamente anche la versione televisiva... oppure potrebbe definitivamente stroncarla!!! Vorremmo raccontare una storia che per motivi di tempo e altro non è possibile mostrare in televisione, sfruttando anche le maggiori risorse messeci a disposizione, puntando su un processo di animazione più ambizioso”.
È strabiliante pensare al successo raccolto nel tempo da Homer, Marge, Bart, Lisa e Maggie, che rappresentano sicuramente la famiglia più longeva della storia della televisione. Sulla loro onda è nata l’idea del cartoon “moderno”, definitivamente sdoganato dalle tematiche infantili o comunque indirizzate ad un pubblico esclusivamente di bambini. I Simpson in fondo sono questo, un cartone che si sviluppa su più livelli, destinato ad un target difficilmente identificabile, in quanto può piacere al bambino di dieci anni, attirato dall’irriverenza e dai tratti inconfondibili dei personaggi, come al trentenne che riesce a cogliere quello che davvero si nasconde dietro alle immagini: la serie, infatti, ha affrontato moltissime tra le tematiche sociali più articolate e complesse della realtà americana, senza mai perdere il suo sguardo sarcastico e il tono beffardo. Gli esperimenti ideati da Groening e dal suo team in questi anni hanno letteralmente rivoluzionato il mondo dei cartoni animati occidentali, riuscendo addirittura, controsenso in termini, ad attaccare pubblicamente la televisione attraverso la televisione (per fare solo un esempio, sono innumerevoli le critiche mosse dalla serie alla Twenty Century Fox, che tra l’altro produce il cartone). Se il successo si giudica dai tentativi di emulazione, allora i Simpson hanno davvero stravinto: basti pensare a South Park, altra serie televisiva cartoon, che come i Simpson non è certamente indirizzata ad un pubblico di bambini. Anche se in molti criticheranno la scelta di Groening, accusandolo magari di svendere i Simpson, noi siamo dalla sua parte, in quanto Springfield è una città nata come laboratorio creativo, e quale occasione migliore del cinema per testare qualcosa di nuovo?
A sottolineare inoltre il ruolo che ha la sperimentazione nei Simpson segnaliamo inoltre una vera e propria “chicca”, la sigla del cartoon realizzata con attori veri, disponibile ciccando qui
V.B.

In rete:

Il teaser
Il sito ufficiale dei Simpson

Scritto da Fanaticaboutfilms il 10:52
06.04.06

Laitakaupungin-valot.jpgDopo la consacrazione di Cannes 2002, in cui ricevette il suo primo riconoscimento in un festival maggiore per L'uomo senza passato, Aki Kaurismaki tornerà probabilmente sulla Croisette per il suo nuovo Laitakaupungin valot (“Le luci alla fine della città”, pressappoco). Dalle prime voci che arrivano dalla Finlandia (dove il film è già uscito da un paio di mesi), sembra che Kaurismaki abbia rinnovato la sua notoria passione per gli anni '50 (ampiamente rintracciabile nelle sue scenografie e colonne sonore) mischiandola ad una trama noir. La più classica, anzi, delle trame noir: un uomo umile e solitario (un guardiano notturno) concupito da una femme fatale, che approfitta della sua lealtà e ingenuità. Non troviamo, stranamente, tra i protagonisti l'onnipresente (nei suoi film) attrice Kati Outinen, relegata a un cameo.
Il Festival di Locarno, il prossimo agosto, dedicherà al regista finlandese una retrospettiva completa.
M.G.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 12:17

hills have eyes.jpg
Dopo il successo non scontato di Alta tensione, il giovane cineasta Alexandre Aja ha la possibilità di riconfermarsi con il remake di un film del leggendario Wes Craven, The Hills Have Eyes (1977). Il trailer, già disponibile in rete, appare come diviso in due parti. Una prima, utile ad introdurci all’interno della famiglia Carter, e una seconda che, silenziosamente e senza svelare troppi dettagli, ci mostra alcune delle scene della pellicola. Un trailer coerente al genere del film, caratterizzato principalmente da un abile montaggio e dalla scelta di voler svelare soltanto i tratti salienti di una storia già abbastanza nota, dal momento che si tratta di un remake. Il film, già uscito in America, ha segnato il record assoluto di incassi al debutto, nella storia della Fox, guadagnando 15 milioni di dollari solo nel primo week-end; in Italia, invece, l’uscita è prevista per il mese di maggio.

La storia, come detto, è relativamente conosciuta: una normalissima famigliola americana ha un incidente, inizialmente inspiegabile, col suo camper, mentre attraversa le lande desolate del New Mexico. Le disavventure in cui si imbatteranno i Carter sono legate all’incontro con un’altra famiglia, vittima di orrende deformazioni dovute alle radiazioni nucleari della zona, un tempo usata dagli Stati Uniti per test nucleari. Il film ricalca alla perfezione, per gli eventi e per i personaggi, l’originale del ’77 di Craven, che ha collaborato alla realizzazione del remake per scelta dello stesso Aja. Il cast si avvale inoltre della partecipazione del veterano Ted Levine nel ruolo del capofamiglia Carter (recentemente apparso in Memorie di una Geisha), e di Kathleen Quinlan, Aaron Stanford e Vinessa Shaw.
V.B.

In rete:
Il sito del film
Il trailer

Scritto da Fanaticaboutfilms il 10:13
05.04.06

PIRT3_bb.gifDopo l’incredibile successo de I Pirati dei Caraibi: La maledizione della prima luna sembrava inevitabile un sequel, ma è di questi giorni la notizia secondo cui Jerry Bruckheimer avrebbe già già avviato la produzione di un terzo episodio. Parallelamente alla post-produzione di Dead Man's Chest (La maledizione del forziere fantasma), secondo episodio in uscita, sarebbero dunque già in corso le riprese di Pirates of the Caribbean 3. Ancora una volta la squadra vincente di partenza: Gore Verbinski alla regia, i blindati protagonisti Johnny Depp, Orlando Bloom e Keira Knightley, e per finire, non meno essenziali, i quotatissimi sceneggiatori Ted Elliot e Terry Rossio. Della trama ancora non si conosce molto: l’eroina, Elizabeth Swann, viene catturata dal pirata orientale Sao-Feng; facile immaginare una sarabanda di rocamboleschi salvataggi e di pirotecnici effetti speciali.
M.B.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 15:20

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E’ on-line il terzo teaser di Happy Feet, film di animazione della Warner in uscita nelle sale il prossimo inverno. Davvero simpatiche le immagini a nostra disposizione fino ad ora, tre spezzoni che ci introducono all’interno delle avventure di Mumble, un pinguino imperatore dell’Antartide. L’unico modo a disposizione di questi simpatici animali per conquistare le future compagne è il canto, essendo tutti degli ottimi interpreti… tutti tranne uno. Il problema di Mumble, doppiato nella versione originale da Elijah Wood (Frodo Baggins nel Il Signore degli Anelli), è di essere stonato come una campana. Ma le vie di un pinguino imperatore sono infinite, tanto da farlo scoprire un eccezionale ballerino di tip-tap. Ad Elijah Wood si aggiungono, nella versione originale, le voci di Nicole Kidman, Robin Williams e Hugh Jackman.

Il film, realizzato dalla Warner Bros., dovrebbe uscire in Italia a Natale 2006, ma già ora il web è pieno di immagini dell’attesissima pellicola. La Warner ha affidato la regia a Gorge Miller (Babe maialino coraggioso, Mad Max) che ha curato anche la sceneggiatura. I pinguini sembrano sempre più una carta vincente, se si pensa al successo del documentario di Luc Jacquet, La Marcia dei Pinguini, e ai simpatici personaggi di Madagascar. A prima vista Happy Feet dovrebbe avere tutte le carte in regola per coinvolgere non soltanto un pubblico di bambini, ma per riuscire a portare al cinema anche gli adulti, fenomeno che accade di frequente ormai ai film di animazione, finalmente sdoganati da pregiudizi legati al formato cartoon utilizzato.
V.B.

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I tre teaser

Scritto da Fanaticaboutfilms il 12:11
04.04.06

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Sta diventando sempre più intenso il rapporto tra cinema e videogame. In passato si era soliti assistere, in prevalenza, alla nascita di giochi ispirati a lungometraggi di successo, spesso di genere fantasy o di avventura (processo che certo continua: pensiamo a Harry Potter e Star Wars). Oggi, possiamo dire che il flusso sta iniziando a muoversi anche in direzione inversa, dal gioco al film. È il caso di pellicole quali Doom, Resident Evil, fino al nuovissimo, imminente Silent Hill. Quest’ultimo, videogame inscrivibile nella categoria survivor/horror, realizzato dalla Konami, ha riscosso un successo strabiliante, tale da realizzare ben quattro capitoli della storia e attirare l’attenzione della Sony Pictures, che ha deciso di produrne una versione cinematografica in collaborazione con Focus Features/TriStar. Il trailer, già on-line, mostra come l’intera produzione si sia concentrata principalmente sul tentativo di ricreare l’atmosfera e il codice visivo del videogame.

Se infatti le più grandi accuse mosse a lungometraggi tratti da videogiochi, come ad esempio Resident Evil, imputavano al film di non aver saputo ricreare l’ambientazione del videogioco, in questo caso possiamo dire che gli sforzi compiuti hanno dato dei buoni risultati. Il regista scelto per la realizzazione della pellicola, Christophe Gans (Il Patto dei Lupi, Crying Freeman), si è avvalso, per la stesura della sceneggiatura, dell’aiuto di Roger Avary (Pulp Fiction). Come in ogni trasposizione qualcosa è stato modificato: se i personaggi sono quasi tutti gli stessi, la sceneggiatura prevede qualche cambiamento nella trama. Nel videogame, infatti, era Harry Mason, padre vedovo di una bambina gravemente malata, a cercare la figlia scomparsa nella nebbia della cittadina; nel film invece sarà la madre Rose, Radha Mitchell, a mettersi sulle tracce della piccola Sharon, Jodelle Ferland.
V.B.

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Il trailer
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Scritto da Fanaticaboutfilms il 14:13