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    29.04.08
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    Sarà Burn After Reading, di Joel ed Ethan Coen, il film che aprirà i lavori della 65ma edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, che prenderà il via il 27 agosto. I fratelli terribili del cinema americano, recenti premi Oscar per lo splendido Non è un paese per vecchi, presenteranno un film dal cast stellare, che offrirà sullo schermo nomi del calibro di George Clooney, Frances McDormand, John Malkovich, Tilda Swinton, Richard Jenkins e Brad Pitt.

    La notizia, che già da alcuni giorni circolava fra le calli veneziane, è stata confermata da un comunicato stampa ufficiale della Biennale con cui il direttore Marco Müller ha confermato le indiscrezioni trapelate. Il film, prodotto dalla Working Title, racconterà la storia di un ex agente della Cia alle prese con un manoscritto smarrito contenente le sue memorie di spia. Il plico sarà ritrovato da due semplici inservienti di una palestra che, sicuri di avere fra le mani un documento che scotta, cercheranno di venderlo al migliore offerente. I soldi serviranno al ben poco nobile scopo di pagare alcune operazioni di chirurgia plastica sognate dai due poco di buono. Burn After Reading promette di essere una commedia in puro stile Coen, caustica e tagliente come solo i terribili fratelli registi sanno fare. L’uscita nei paesi anglosassoni è prevista a ridosso della prima veneziana. In Italia il film verrà distribuito da Medusa.

    C. P.


    Scritto da Fanaticaboutfilms il 16:16
    24.04.08
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    Nella capitale, all’interno delle stanze del potere, una figura lavora alacremente da oltre quarant’anni. Sembra che non dorma mai: la politica, i libri, la vita mondana, la profonda fede sono impegni che non possono essere trascurati. Quell’uomo si chiama Giulio Andreotti, un simbolo chiave della Prima Repubblica, capace di attraversare processi e rivoluzioni mediatiche senza apparentemente patirne. Siamo negli anni ’90, il grande decano dei Palazzi romani si appresta a giurare davanti alla nazione per il suo settimo mandato come Presidente del Consiglio: nessuno ha fatto più di lui, nel bene e nel male. Andreotti è l'emblema di un potere immobile, reazionario, lento ma inesorabile come una grande balena: la balena bianca della Democrazia Cristiana. Il grande nemico è subdolo e nascosto, solo la Mafia può scalfire la sua immutabilità. Unicamente allora Andreotti vacilla, ma non cade

    Con Il Divo, dopo L’amico di famiglia e Le conseguenze dell’amore, Paolo Sorrentino sceglie di focalizzare il suo sguardo sulla controversa figura del senatore Giulio Andreotti, uno dei personaggi chiave della nostra politica. L’arco di tempo che viene trattato nel film abbraccia il periodo fra il settimo governo dello statista e il processo di Palermo, dove il Senatore è accusato di associazione mafiosa. Un percorso attraverso alcuni degli anni più bui della politica italiana, in cui Andreotti (interpretato da Toni Servillo) è testimone della nascita della Seconda Repubblica, ma non di veri cambiamenti. Anna Bonaiuto interpreta il ruolo della moglie di Andreotti, mentre Piera Degli Esposti è la sua segretaria personale. Paolo Graziosi riveste, invece, il ruolo del segretario della DC Aldo Moro. Sorrentino ha definito Andreotti "un vero divo, capace di mantenere la scena anche quando si spengono i riflettori, in attesa che le luci si riaccendano". Il Divo di Sorrentino avrà l’onore di rappresentare l’Italia al Festival di Cannes, in coppia con Gomorra di Matteo Garrone. Due titoli che fanno sognare una nuova Palma d’Oro tricolore.

    C. P.


    Scritto da Fanaticaboutfilms il 17:09
    23.04.08
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    Il manifesto firmato Lynch apre l’edizione numero 61 del Festival di Cannes che si terrà dal 14 al 25 maggio. Sarà poi Lola Montès di Max Ophüls, restaurato dalla Cinémathèque Française, a inaugurare le proiezioni. A contendersi la Palma d’Oro saranno 19 film, tra cui due prodotti italiani: Gomorra di Matteo Garrone, tratto dal best seller di Saviano, e Il divo di Paolo Sorrentino, incentrato sulla figura di Andreotti. Molta attesa anche per Che, il ritratto del comandante Guevara interpretato da Benicio Del Toro per la regia di Soderbergh. Entra direttamente nella selezione ufficiale Charlie Kaufman – a cui Biografilm Festival dedicherà una retrospettiva nel giugno prossimo - con il suo primo film da regista Synecdoche, New York, dopo aver firmato alcuni dei migliori script degli ultimi dieci anni per Spike Jonze e Michel Gondry. Lo stesso regista di Se mi lasci ti cancello partecipa nella sezione Un certain regard con Tokyo!, film di cui firma uno dei tre episodi. Dopo aver ricevuto gli elogi su Le Monde da parte di Samuel Blumenfeld, in questa raffinata sezione ci sarà anche Tyson, energetico documentario diretto da James Tobak.

    Come sempre molto interessanti sono le programmazioni parallele alla sezione ufficiale. Fuori concorso Woody Allen porterà Vicky Cristina Barcelona, triangolo amoroso tra Johansson-Bardem-Cruz al quale potrebbe far comodo la frusta del quarto Indiana Jones firmato Spielberg, anche lui presente fuori concorso.
    Alle proiezioni speciali gli schermi della Croisette daranno spazio a Maradona di Emir Kusturica, Surveillance di Jennifer Lynch, Chelsea Hotel di Abel Ferrara e Sangue pazzo di Marco Tullio Giordana, storia di cronaca italiana del dopoguerra dove due attori amanti (Bellucci e Zingaretti), simboli del ventennio, furono fucilati con l’accusa di aver torturato dei partigiani.
    La giuria è composta, tra gli altri, da Sergio Castellito, Natalie Portman e dal regista messicano Alfonso Cuaron, mentre il ruolo del presidente è stato affidato a Sean Penn. A capo della giuria di Cinéfondation, struttura nata nel 1998 per sostenere i giovani cineasti, ci sarà Hou Hsiao Hsien, accompagnato dalla regista danese ex Dogma Suzanne Bier e dal critico-regista francese Olivier Assayas. A completare la parte “critica” del festival Fatih Akin, che sarà a capo della giuria di Un certain regard, e Bruno Dumont alla Caméra d’or.
    Altro importante evento in programma durante il festival, sarà l'omaggio al regista americano Jim Jarmusch, il quale riceverà la Carrosse d'Or della Quinzaine des realisateurs.
    Dopo Moretti e Scorsese le lezioni di cinema di questa edizione sono affidate a Quentin Tarantino, ormai di casa a Cannes dopo aver esordito nel 1992 fuori concorso con Reservoir dogs, aver vinto la Palma due anni dopo con Pulp fiction ed essere stato presidente della giuria nel 2004, quando vinse il pamphlet documentario Farenheit 9/11 di Michael Moore.

    Il sito ufficiale: www.festival-cannes.fr


    Scritto da Fanaticaboutfilms il 17:05
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    Gomorra di Roberto Saviano è stato certamente uno dei casi più eclatanti nel panorama letterario italiano degli ultimi anni. Una discesa in prima persona nel cuore di tenebra del nostro paese, dove la malavita è talmente radicata da essere vissuta come una presenza costante e immutabile. Un viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra, raccontato in un reportage giornalistico scritto, però, con il piglio di un romanzo. Un successo editoriale esportato in oltre trenta paesi che è diventato anche una pièce teatrale adattata per il palco da Mario Gelardi, con l’attore Ivan Castiglione, nei panni dello stesso Saviano, a recitare il lungo monologo.

    Gomorra diventa ora anche un film grazie a Matteo Garrone, pluripremiato regista de L’imbalsamatore, con la partecipazione di Toni Servillo, fresco premio David di Donatello per la sua interpretazione ne La ragazza del lago. Potere, paura, denaro sono i propulsori della malavita napoletana. Attraverso gli occhi di Servillo, il film delinea un ritratto cupo della città di Napoli, in cui come camorra e criminalità esercitano un controllo profondo di ogni attività: dall’industria all’artigianato, dal riciclaggio dei rifiuti a molti aspetti della vita quotidiana della gente comune. Una denuncia a cui Matteo Garrone ha voluto dare ulteriore forza, attraverso la volontà di trarre dal libro un film prima ancora che diventasse un bestseller. E, come riportato in numerose interviste, ha scelto "di realizzare un film di guerra ambientato a 150 chilometri da Roma, caratterizzato da immagini molto crude e senza moralismi". Il film è stato prodotto con il supporto del Ministero dei Beni culturali e sarà distribuito da 01.

    C.P.



    Scritto da Fanaticaboutfilms il 13:17
    22.04.08
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    La vecchia DC Comics è ancora un serbatoio molto generoso. Il prossimo progetto estratto dal cilindro del gruppo sarà Justice League of America, cioè una delle compagnie più toste che potrebbe tener testa al Rat Pack di Sinatra, Martin & Co. E se il buon Dino Crocetti infiltrava un po’ d’Italia in questo gruppo tra i Cinquanta e i Sessanta, anche nell’ennesimo film generato dai fumetti ci sarà qualcosa d'italico. Poiché nonostante le origini australiane, Megan Gale deve moltissimo al nostro paese.

    Front-girl per una famosa compagnia di cellulari e “attrice” in compagnia di Christian De Sica in un paio di film nei quali interpretava se stessa, adesso arriva il suo debutto ufficiale nel cinema americano. Ed entra in scena alla grande, vestendo il corpetto rosso e i braccialetti dorati di Wonder Woman.
    Il cast della Justice League of America sta prendendo forma e volti, tra il bello di O.C. Adam Brody a interpretare Flash, il rapper nero Common in Lanterna Verde e altri attori altrettanto poco famosi. La Warner Bros decide quindi di rischiare relativamente con cast di semi sconosciuti ma piazzando alla produzione una macchina da dollari come Barrie Osborne (Il signore degli anelli e Face/Off).
    La regia è affidata al premio Oscar per il cartone Happy Feet, George Miller che ritorna ad assaggiare un po’ di azione dopo gli esordi negli anni Ottanta con la trilogia di Mad Max.
    Dopo la produzione Vanzina, Megan Gale conoscerà l’american way e si dice entusiasta di interpretare il personaggio reso celebre soprattutto da Lynda Carter nel piccolo schermo. “Non ne perdevo una puntata!” giura l’ex testimonial Omnitel. Attendiamo il 2009 per l’uscita del film, già in ritardo a causa dello sciopero degli sceneggiatori che stava paralizzando Hollywood qualche mese fa.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 16:35
    21.04.08
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    Nella cornice dell’Auditorium di Santa Cecilia a Roma sono stati consegnati i 52mi premi David di Donatello, promossi dall’Accademia del Cinema Italiano. Il grande favorito della serata era il film Caos Calmo di Antonello Grimaldi, con Nanni Moretti nei panni di un padre in crisi dopo l’improvvisa morte della moglie. Nonostante le 18 candidature, il film di Grimaldi ha ottenuto solo 3 premi: per Alessandro Gassman come miglior attore non protagonista, per le migliori musiche (Paolo Buonvino) e per la migliore canzone (L’amore trasparente di Ivano Fossati). Delusione anche per Giorni e nuvole di Silvio Soldini, l’altro favorito del giorno prima che, nonostante le 15 candidature, ha ricevuto solo due premi: per Margherita Buy come miglior attrice protagonista e per Alba Rohrwacher come miglior attrice non protagonista.

    Mattatore della serata è stato, a sorpresa, Andrea Molaioli che ha ricevuto ben dieci premi per il suo film d’esordio La ragazza del lago: miglior film, miglior regista, miglior regista esordiente, miglior sceneggiatura a Sandro Petraglia, produttore a Nicola Giuliano e Francesca Cima, miglior attore (meritatissimo) a Toni Servillo, direttore della fotografia a Ramiro Civita, miglior montatore a Giorgio Franchini, fonico di presa diretta ad Alessandro Zanon, effetti speciali a Paolo Trisoglio e Stefano Marinoni. Un verdetto che non lascia spazio a possibili dubbi su quale sia stato il miglior film italiano della scorsa stagione e, di certo, un ottimo inizio per un giovane promettente. Il film storico I Viceré di Roberto Faenza ha ottenuto quattro premi tecnici: per costumi, scenografia, trucco e acconciature.
    Miglior film straniero è stato riconosciuto lo splendido noir dei fratelli Coen Non è un paese per Vecchi, mentre il delicato e irriverente Irina Palm di Sam Garbarski, con Marianne Faithfull, ha ottenuto il David di Donatello come miglior film dell’Unione Europea.

    L’elenco completo dei premi

    MIGLIOR FILM: La ragazza del lago di Andrea Molaioli
    MIGLIOR REGISTA: Andrea Molaioli per La ragazza del lago
    MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE: Andrea Molaioli per La ragazza del lago
    MIGLIORE SCENEGGIATURA: Sandro Petraglia La ragazza del lago
    MIGLIOR PRODUTTORE: Francesca Cima e Nicola Giuliano (Indigo Film) per La ragazza del lago
    MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA: Margherita Buy per Giorni e nuvole
    MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA: Toni Servillo per La ragazza del lago
    MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: Alba Rohrwacher per Giorni e nuvole
    MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: Alessandro Gassman per Caos calmo
    MIGLIOR DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA: Ramiro Civita per La ragazza del lago
    MIGLIORI MUSICHE: Paolo Buonvino per Caos calmo
    MIGLIOR CANZONE ORIGINALE: L’amore trasparente di Ivano Fossati in Caos calmo
    MIGLIOR SCENOGRAFO: Francesco Frigeri per I viceré
    MIGLIOR TRUCCO: Gino Tamagnini per I viceré
    MIGLIOR ACCONCIATORE: Maria Teresa Corridoni per I viceré
    MIGLIOR COSTUMISTA: Milena Canonero per I Viceré
    MIGLIOR MONTATORE: Giorgio Franchini per La ragazza del lago
    MIGLIOR FONICO DI PRESA DIRETTA: Alessandro Zanon per La ragazza del lago
    MIGLIORI EFFETTI SPECIALI VISIVI: Paola Trisoglio e Stefano Marinon (Visualogie) per La ragazza del lago
    MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA: Irina Palm (Teodora)
    MIGLIOR FILM STRANIERO: Non è un paese per vecchi (Universal)
    MIGLIOR DOCUMENTARIO: Madri di Barbara Cupisti
    MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: Uova di Alessandro Celli
    DAVID GIOVANI: Parlami d’amore di Silvio Muccino

    Per maggiori informazioni: www.daviddidonatello.it

    C. P.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 10:54
    18.04.08

    C’è sempre un delicato bilanciamento tra caos e controllo. Quando questo equilibrio viene rotto, solo un uomo come Maxwell Smart può riportare la pace nel mondo. Maxwell è infatti uno zelante agente segreto, sempre in missione per combattere l’organizzazione criminale Kaos. Quando però il quartiere generale dell’agenzia di spionaggio Control viene attaccato e le identità segrete degli agenti vengono compromesse, rimane un’unica soluzione: una squadra speciale composta da Smart (Steve Carrell), dall’Agente 23 (Dwayne “The Rock” Johnson) e dalla bella Agente 99 (Anne Hathaway), con il pericoloso compito di infiltrarsi all’interno della Kaos e carpirne i piani segreti. L’operazione non è certo priva di insidie e imprevisti.

    L’esperto di film comici Peter Segal (Una pallottola spuntata 33 e 1/3) firma la regia di questa commedia parodica made in USA che si colloca fra le più attese della prossima stagione cinematografica. Get Smart trae ispirazione dalla celebre serie televisiva omonima, trasmessa a lungo anche in Italia, nata nel 1965 da un’idea di Mel Brooks e Buck Henry che, nel corso degli anni, è stata premiata con sette Emmy e due Golden Globe. Esilarante parodia del genere di spionaggio, Agente Smart – Casino totale, questo il titolo italiano, possiede le carte giuste per sbancare i botteghini e far superare a Steve Carrell i 110 milioni di dollari ottenuti con 40 anni Vergine. Il cast è stellare e, oltre a Dwayne “The Rock” Johnson (Il re scorpione) e Anne Hathaway (Il Diavolo veste Prada), vede grandi nomi come Alan Arkin (premio Oscar per Little Miss Sunshine), Bill Murray (Lost in Translation) e Terence Stamp (Wall Street). Sarà l’inizio di una nuova saga comico/spionistica? Sarà il pubblico a deciderlo.

    Il sito internet del film: http://getsmartmovie.warnerbros.com/

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 15:49
    17.04.08
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    Dylan Dog, il celebre indagatore dell’incubo, protagonista degli albi editi da Bonelli, ha sempre mostrato con orgoglio la propria genesi cinematografica. Il volto prestato al fumetto è noto che sia quello dell’attore Rupert Everett e l’assistente del detective del mistero è niente meno che Groucho Marx. Oggi il passo per trasformare il più noto fumetto italiano in una produzione cinematografica è prossimo. Dopo anni di voci di corridoio che volevano imminente l’inizio delle riprese, adesso la creatura di Tiziano Sclavi, i cui diritti da tempo erano stati venduti alla Miramax, si appresta a diventare protagonista sugli schermi internazionali.

    Pare infatti che sarà Brandon Routh, l’ultimo Superman in ordine di tempo, l’attore chiamato a vestire la camicia rossa e la giacca nera che per oltre vent'anni ha caratterizzato il detective residente in Craven Road a Londra. Il progetto, previsto in uscita per il 2009, avrà come titolo Dead of Night, e vedrà dietro la macchina da presa il giovane Kevin Munroe, regista delle avventure animate delle celebri Tartarughe Ninja in TMNT. Unica altra certezza è che la pellicola verrà girata a Toronto, in Canada. La speranza è che il film sia in grado di rendere la macabra ironia che caratterizza da sempre il personaggio di Dylan Dog, ma anche di ricostruire l’atmosfera cupa e decadente della fumosa Londra, tanto diversa dal luminoso Ontario canadese.

    C.P.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 11:43
    15.04.08

    Un uomo solo, nel buio della notte, cerca di cambiare le cose, per sempre. Non ci si può tirare indietro nella lotta per liberare Gotham City dal crimine. Ma, a volte, chi vuol proteggere la città dai mostri, può, a sua volta, essere reputato un mostro. La sfida contro il boss Carmine Falcone, combattuta dal Comandante James Gordon e dall'avvocato arrivista Harvey Dent, vede coinvolto anche Batman, l’uomo pipistrello. La situazione, però, sfugge loro di mano quando una scheggia impazzita getta nel panico la città: uno psicopatico dal volto sfigurato, che si fa chiamare Joker, semina il terrore fra la gente mettendo Gotham City in ginocchio.

    Il sesto film della saga di Batman è ispirato alla celeberrima graphic novel omonima di Frank Miller, che ha rinnovato radicalmente il personaggio e la psicologia di Batman-Bruce Wayne, il miliardario solitario votato alla causa della giustizia. Il nuovo lavoro di Christopher Nolan è ancora avvolto nel mistero, ma, d'altronde, il regista di Memento ci ha abituati a ciò in tutte le sue produzioni. E' ancora Christian Bale a vestire, per la seconda volta, i panni dell’uomo pipistrello; al suo fianco nuovamente il maggiordomo Alfred-Michael Caine. Il cast stellare è completato dalle presenze di Aaron Eckhart, Maggie Gyllenhaal, Gary Oldman, Cyllian Murphy e Morgan Freeman. Un grande interesse ruota intorno al ruolo di Joker, interpretato da Heath Ledger che, come noto, è prematuramente scomparso a film non terminato, ma che le moderne tecnologie digitali hanno riportato in vita sulla pellicola, in modo da consentirgli un’ultima grande interpretazione. Il Cavaliere Oscuro sarà nei cinema americani dal 18 Luglio e, poco dopo, in tutto il mondo. In Italia l'uscita del film è prevista per il 23 luglio.

    C.P.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 11:39
    10.04.08

    Un aereo vola tra candide nuvole. Alla postazione di pilotaggio due uomini parlano con forte accento arabo e si congratulano a vicenda: sono pronti a trasformarsi in martiri. Un paradiso di gloria con novantanove vergini li attende per tutta l’eternità. Forse, però, sono cento, forse di meno. Basta un dubbio perché il castello di carte crolli, incrinando la sicurezza dei due uomini. La situazione assume toni sempre più paradossali, tanto che i due decidono di dirottare il volo sulle Bahamas. Ma qualcosa non va per il verso giusto…

    Inizia così Postal, un film che si candida ad essere il cult dell'anno nel bene e, soprattutto, nel male. Non può non colpire l’ironia così esplicitamente incentrata sugli attentati dell’11 settembre, ma dal regista Uwe Boll (autore di titoli del calibro di House of the dead e Alone in the dark), fiero di essere considerato il peggiore del mondo, c’è da aspettarsi di tutto. Postal, ispirato all'omonima serie di videogiochi, tra i più violenti che si ricordino, si presenta come un prodotto irriverente, insultante, politicamente scorretto, ma divertente come l’inferno. Uwe Boll è forse l’unico regista che gode di un club di persone che lo detestano al punto da aver presentato una petizione affinché Boll smetta di realizzare film e cambi lavoro. Il regista ha sportivamente accettato la sfida, dichiarando in un video su Youtube che, qualora si raccogliessero oltre un milione di firme, accetterebbe il verdetto popolare. Grande dimostrazione di autoironia o un’intelligente forma di marketing virale?

    C.P.

    La 1° sequenza del film: http://www.youtube.com/watch?v=Vt_tv7t79WY

    Video di Uwe Boll: http://www.youtube.com/watch?v=WWqCNmfJ1hY&eurl

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 12:51
    08.04.08

    Dopo il successo cinematografico di Transformers, la Paramount ha ufficializzato il progetto di portare al cinema G.I. Joe, altro celebre cartone animato che spopolava fra i ragazzi degli anni 80. Squadra speciale di soldati scelti, i G.I. Joe sono stati un cult per generazioni di ragazzi anche grazie ai tantissimi gadget e giocattoli ispirati alla serie. Nelle prime fotografie ufficiale si riconosce il personaggio di Snake Eyes, esperto di arti marziali e considerato il più grande fra tutti i ninja. Ad impersonarlo ci sarà Ray Park, attore che già nel ruolo di Darth Maul di Star Wars ha dato prova di grande agilità e atletismo. Sono bastate due foto a scatenare la curiosità e la mania di appassionati e ex-adolescenti degli anni 80. Le riprese di G.I. Joe sono iniziate a febbraio sotto la direzione di Stephen Sommers, regista di La Mummia e Van Helsing. L'uscita nei cinema americani è prevista per la fine di agosto 2009.

    Nei panni di Duke, leader della squadra speciale, ci sarà il giovane Channing Tatum (Step Up), che nelle prime interviste ha anticipato che non sarà un semplice film di guerra: insomma grandi sorprese per i fan. Il cast vedrà anche Dennis Quaid come Generale Hawk mentre il perfido e cattivissimo Cobra Commander sarà interpretato da Joseph Gordon-Levitt (nel video intervistato da Leonard Maltin). Sienna Miller, che sarà la diabolica compagna di Cobra, ha dichiarato che tutti gli attori sono stati sottoposti a un lungo e faticoso training fisico per migliorare le proprie doti atletiche sul set. Gli ingredienti da blockbuster estivo ci sono tutti: mancano solo i pop-corn caldi.
    C.P.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 09:52
    04.04.08

    Il trono d’Inghilterra è alla ricerca di un erede maschio per Enrico VIII. Gli sforzi della regina Caterina D’Aragona sono vani e ogni tentativo cade nel vuoto. L’opportunità di far diventare sovrana d’Inghilterra una delle sue figlie, spinge Sir Thomas Bolena a proporre Anna come madre del futuro Re. L’occasione è offerta da una battuta di caccia ospitata nella tenuta della famiglia. In un epoca in cui il destino delle donne è determinato dalle scelte del padre, Anna non ha altra scelta che accettare il suo ruolo. L’attenzione del Re però viene attratta dalla sorella Maria, che ne diventa l’amante e gli dona due figli illegittimi. Passione, gelosia e potere fomentano così una guerra celata fra le mura e le lenzuola dei palazzi reali, solo apparentemente meno cruenta di tante battaglie combattute sui campi.

    L’altra donna del Re (The Other Boleyn Girl) ripropone felicemente il filone del dramma storico in costume, che sta vivendo un periodo assai florido grazie ai successi di film come Elizabeth, ma offre soprattutto un’ottima occasione per l’incontro fra due delle attrici più belle e richieste degli ultimi anni, Natalie Portman e Scarlett Johansson, nei ruoli delle due sorelle Bolena. Il ruolo di Re Enrico VIII è interpretato da Eric Bana (Hulk) mentre alla regia Justin Chadwick, esperto regista di serie televisive, qui al debutto con una grande produzione cinematografica. Di tutto rispetto il cast tecnico del film che vede la sceneggiatura firmata da Peter Morgan (L’ultimo Re di Scozia, The Queen) tratta dal romanzo di Philippa Morgan. Fondamentale l’apporto della costumista Sandy Powell, già vincitrice di due premi Oscar per Shakespeare in Love e The Aviator. Oltre 14 milioni di dollari nelle prime due settimane di programmazione al Box Office americano lasciano presagire ottimi risultati anche per l'uscita in Italia e nel mondo.
    C.P.

    Scritto da Fanaticaboutfilms il 11:23