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18.01.07
Milos Forman: da AMADEUS a GOYA
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Milos Forman torna alla regia dopo 7 anni di assenza e si prepara a uscire nelle sale con un “biopic”, genere che gli ha fruttato ben 8 Oscar per Amadeus nel 1984. Forman si confronta questa volta con il celebre pittore Francisco José de Goya y Lucientes, maestro della pittura visionaria la cui mente era turbata da immagini demoniache e inquietanti. Ambientato nel 1792, anno terribile in cui Goya abbandona il ruolo di pittore ufficiale per la corte spagnola, il film di Forman promette di non essere una semplice biografia ma sarà un viaggio nel cuore di tenebra della sua mente, addentrandosi nel buio della coscienza di un uomo turbato per scovarne i fantasmi, probabilmente generati dalla malattia che lo rese sordo, causata dalle esalazioni di piombo delle sue vernici. Le visioni erano realtà per la mente obnubilata di Goya, pittore avvelenato dalla sua stessa arte, pugnalato al petto dalla sua passione straziante, ossessionato da streghe e demoni tanto perturbanti da attirare lo sguardo feroce della Santa Inquisizione spagnola.

Tra i demoni e i mostri della sua ragione, Goya (interpretato dall'attore svedese Stellan Skarsgard) trova la sua Musa Ispiratrice nella figura conturbante di Alicia, sua figlia adolescente e illegittima (interpretata da Natalie Portman), come modella per i suoi ultimi splendidi e al contempo terribili capolavori.Goya, distrutto dalle passioni e dalla paura del suo subconscio, finirà sotto processo per eresia dopo le accuse di un religioso irreprensibile, ruolo affidato a Javier Bardem.
I fantasmi di Goya arriva finalmente in Italia dopo i successi di critica e pubblico ottenuti in Spagna. Milos Forman ha dichiarato di essere rimasto affascinato dalla misteriosa personalità di Goya al punto di portare a termine questo progetto, scritto a quattro mani con Jean-Claude Carrière. “Non pensavo che avrei fatto un altro film biografico – ha dichiarato Forman - come non pensavo che l’avrei fatto prima di Amadeus. Quello che maggiormente mi interessava era la rappresentazione del periodo storico che credo più importate per la storia moderna, quel momento in cui sono crollate le istituzioni che sembravano essere indistruttibili, dando modo a nuove idee di affermarsi”.
C.P.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 18.01.07 15:25