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23.01.07
DREAMGIRLS: un'epopea all black
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Trionfatore, con moderazione, della serata dei Golden Globe, tre premi fra cui miglior musical/commedia e migliori attori non protagonisti (Eddie Murphy e Jennifer Hudson), approda in Italia il fenomeno Dreamgirls, epopea tutta americana di un gruppo femminile nero, alle prese con la scalata al successo e l’inevitabile crollo successivo. Nella Detroit degli anni Sessanta, capitale della musica blues e dei ritmi black, la lotta per emergere nel mondo nascente della discografia è già una sfida all’ultimo sangue. Tre ragazze con il ritmo nelle vene, vengono scoperte da un sedicente manager (un Jamie Foxx arrivista e impomatato) che, ungendo i giusti cardini, riesce a portarle in cima alle classifiche. Ma a caro prezzo. Il sogno americano può trasformarsi anche in un incubo e così accade per le tre ragazze. Più si sale in alto, più grande è il rischio di cadere in basso. Il lieto fine però può sempre capitare.

Se fra le righe del film Velvet Goldmine era possibile ritrovare evidenti riferimenti alla biografia della star glam David Bowie, in Dreamgirls è impossibile non riconoscere certi chiari segnali che portano alla memoria le vite di star della storia della musica nera, fra cui Diana Ross, James Brown e in un piccolo ruolo anche un giovanissimo Micheal Jackson. La cultura musicale ed estetica della faccia nera degli Stati Uniti è così ricostruita con meticolosa precisione in ogni fotogramma del film, fino nei dettagli delle parrucche. I riferimenti sono ovvi, ma di biografia non si tratta, piuttosto nel film di Bill Condon (Kinsey, Demoni) emerge il lato oscuro del mondo dello showbusiness, quello sporco (si respira un’aria che ricorda quella di Chicago, di cui Condon è autore della sceneggiatura), un mondo in cui l’afroamericano è ancora un “negro”, in cui è lecito rubare canzoni ai loro autori, in cui le mazzette aiutano la programmazione di un brano sulle frequenze radiofoniche. Il cast di all-star è memorabile, Jamie Foxx reduce dal successo di Ray torna al musical rinnovando la sua immagine con un “vilain” che divora e cannibalizza la passione delle giovani cantanti. Il trio musicale è composto da Beyoncé Knowles, che dimostra una discreta propensione alla recitazione, dalla giunonica Jennifer Hudson, esordiente ma giustamente premiata con il Golden Globe, e Anika Noni Rose con alle spalle numerose produzioni a Broodway. Nel cast maschile uno strepitoso Eddie Murphy, nel ruolo del blues man Jimmy “Thunder”, Danny Glover e Keith Robinson. Di grande impatto la colonna sonora edita da Sony.

I am changing
Seeing everything so clear
I am changing.
I’m gonna start right now right here.

C.P.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 23.01.07 11:02