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15.09.08
YES MAN: mai dire no

E’ la prima parola che impariamo da piccoli, è il monosillabo più duro, chiude tutte le porte all’istante. E se un giorno iniziassimo a dire “sì” a tutto? Allora sì al corso di lingua coreana, sì al bungee jumping e perché non iniziare anche a farsi di Redbull come la buona pubblicità impone? In questo tipo di situazioni si troverà Jim Carrey in Yes Man, in uscita italiana per il 2009 e non sarà difficile seguire sullo schermo la faccia di gomma che torna ai ruoli estremi nella sua demenzialità.

I più curiosi sapranno già che il regista è Peyton Reed, mentre gli altri resteranno con un dubbio in testa: “Peyton Reed. Chi è costui?”. Se si va proprio a cercare la sua produzione passata spicca “Abbasso l’amore”, la commedia anni 60 con Renée Zellweger e Ewan McGregor e una sfilza di produzione televisiva. Ma mi sento di darvi un avvertimento: chi conosceva nel 1995 Tom Shadyak quando è uscito Ace Ventura? E penso proprio che l’assenza di divismo nel regista non abbia per niente influito negativamente sul film, anzi, sarà forse vero che più il regista è sconosciuto quindi meno potente, più Jim Carrey si sente libero di performare. Yes Man schiera un nobile scudiero a fianco di Jim Carrey, quel Terence Stamp cha mandava in corto circuito la famigliola borghese di Teorema. Qui Stamp è la persona che cambia la vita al protagonista e lo convince con una microfonata in fronte a cambiare la sua ottica negativa. Il 2009 inizia bene per Jim Carrey, senza bisogno di nuove conferme della sua bravura ma con la terribile voglia da parte nostra di tornare a vederlo in frammenti di puro non sense.
A.B.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 15.09.08 10:49