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10.10.08
EAGLE EYE: il terrore corre sul cellulare

Il cellulare squilla e da quel momento dipendi da lui. Anzi diventa la tua bussola e senza di lui saresti perduto. Così si ritrova Shia LaBeouf nel thriller di prossima uscita dal titolo originale Eagle Eye.

Tornando a casa trova un intero arsenale terroristico e un telefono che squilla. Una voce femminile preannuncia a LeBoeuf l’arrivo dell’ Fbi nel giro di pochi secondi. Detto, fatto. Il ragazzo si ritrova in arresto di fronte a Billy Bob Thornton, agente stagionato. “Avete preso l’uomo sbagliato” è la prima frase non tanto a sorpresa di LeBoeuf durante l’incontro con Thornton. Da quel momento all’“uomo sbagliato” si aggiunge Michelle Monaghan, giovane madre che col ricatto del figlio è costretta a seguire le indicazioni telefoniche di questa misteriosa voce femminile. L’idea alla base di Eagle Eye si dice venga da Steven Spielberg, produttore esecutivo del film, che si chiedeva cosa sarebbe successo se un giorno la pervasiva tecnologia che ci sta attorno si ritorcesse contro di noi e ci tenesse sotto scacco. A contare i minuti di Eagle Eye, ottimo incasso nel primo week-end negli Stati Uniti, c’è D.J. Caruso, già direttore di LeBoeuf in Disturbia e produttore di fiducia di John Badham. A dare ulteriori garanzie di adrenalina al regista c’è la produzione televisiva di alcuni episodi di Smallville e The Shield, serie che aveva come protagonista “l’uomo roccia” Michael Chiklis, presente nel cast di Eagle Eye. Curiosa coincidenza con la televisione: in questi giorni è in onda su alcuni canali satellitari The Cell, serie con il protagonista rinchiuso in una cella e che ha a disposizione solo un telefono portatile, unico contatto con l’esterno e sempre naturalmente con una voce sconosciuta. Risponderete tranquillamente alla prossima chiamata da un numero sconosciuto?
A.B.

Scritto da Fanaticaboutfilms il 10.10.08 15:49